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martedì 22 novembre 2016

RA - Calcio, il San Zaccaria ha un settore giovanile da serie A

San Zaccaria: Ogni sera non ci sono solo le tante ragazze che tutti i sabati calcano i campi della Serie A femminile a calpestare l’erba del centro sportivo Massimo Soprani a San Zaccaria. Ci sono anche tantissime ragazzine di tutta la provincia di Ravenna e non solo, che ogni giorno si divertono a tirar calci ad un pallone agli “ordini” di un’allenatrice d’eccezione come Marinella Piolanti, che dopo una carriera prestigiosa sul rettangolo verde che l’ha portata a diventare un pilastro della nazionale ha iniziato a insegnare calcio alle più piccole. Mentre Sara, Caterina e Grazia si allenano con le loro compagne a bordo campo Silvano Fantini segue minuto per minuto l’allenamento.
È orgoglioso di quanto ha creato, e non potrebbe essere altrimenti. “Da quest’anno a San Zaccaria abbiamo dato la possibilità di giocare anche alle più piccole nate tra il 2002 e il 2007. Siamo l’unica realtà in provincia di Ravenna ad avere un settore giovanile interamente dedicato alle ragazze e non misto come altre società. La categoria delle giovanissime l’abbiamo iniziata dal febbraio scorso e quest’anno finalmente daremo a loro la possibilità di fare anche un campionato”.
A parlare però non è solo il rettangolo verde: il programma del settore giovanile del San Zaccaria prosegue anche fuori dal campo di gioco ed in particolare nelle scuole dove Marinella Piolanti sta andando a far conoscere a tutte le ragazze le possibilità di divertimento e di crescita che offre il mondo del pallone in rosa alle più piccole.
È così che, mentre da una parte si allenano i ragazzi della Terza categoria e dall’altra le bimbe di Marinella, arrivano anche le più grandi, quelle della Serie A. Sara Quadrelli, perno della retroguardia biancorossa e una passione smisurata per il pallone assiste Marinella Piolanti in questo difficile, ma piacevole, compito. Sono poco meno di venti le ragazzine che in una manciata di mesi si sono avvicinate a questa nuova avventura targata San Zaccaria. Molte di loro nemmeno immaginano che la squadra di Nardozza ogni sabato gioca nella massima serie calcistica femminile italiana. L’olimpo del calcio in rosa. Così, mentre sotto l’occhio vigile del preparatore dei portieri Lanucara si cerca di capire quale delle tante ragazzine a disposizione può diventare un portiere, è proprio Giorgia – classe 2004 – a risolvere forse il primo dubbio stagionale. “Davvero il San Zaccaria è in serie A? Anche la Juventus, io tifo per loro e mi piace Buffon, quindi vorrei fare il portiere”, racconta senza pause. Poi spiega anche come si è avvicinata al mondo del pallone. “Una mia compagna di classe che giocava a calcio mi ha suggerito di provare e mi piace davvero tanto”.
Molte delle storie che avvicinano queste bambine al calcio però nascono in famiglia, come per Sara, giovane attaccante nata nel 2005 che ci parla mentre la squadra rosa segna il primo gol stagionale nella partitina che stanno disputando le sue compagne. “Ho giocato in tutti i ruoli fino ad ora e il calcio mi piace tantissimo. Ho iniziato dopo aver visto i miei fratelli, ma all’inizio giocavo con i maschi, mentre ora sono solo con delle ragazze. Mi piace molto e a scuola una mia “prof” mi ha detto che è la prima volta che ha una calciatrice in classe. Ogni lunedì poi i miei compagni mi chiedono com’è andata la partita”. Lanucara e mister Piolanti però non potranno contare su Sara tra i pali: “mi piace fare tutti i ruoli, ma il portiere no”.
Poi è il turno di Grazia (2004) per lei, figlia di Ivan Salzano, il calcio era l’arrivo più scontato e naturale a dieci anni da quando papà Ivan faceva impazzire migliaia di ragazzine come lei indossando la maglia del Cervia Campioni, primo reality sul calcio andando in onda proprio tra il 2004 e il 2005. “Mi piacerebbe fare l’attaccante come papà”, racconta. Due anni fa Grazia giocava assieme ai maschi in una squadra a pochi chilometri da San Zaccaria. “Ma ora sono da due stagioni qui con le ragazze e mi trovo benissimo perché siamo tutte amiche ed è bellissimo. Tra poco poi – prosegue – inizieremo a fare le partite e non vedo l’ora di giocare: in famiglia tutte le femmine giocano a calcio e ora finalmente tocca anche a me”.
Una famiglia, un gruppo di amiche che si stanno avvicinando al pallone con i loro sogni, le loro paure e i loro obiettivi. Un’allenatrice che può insegnar loro nel migliore dei modi: facendole divertire come se tutto fosse in una grande famiglia, una famiglia biancorossa, una famiglia da Serie A.

Usdsanzaccaria.it
foto Usdsanzaccaria.it

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