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mercoledì 19 febbraio 2014

Mi ritorni in mente...Simone Spescha


Nascere in un quartiere periferico di Roma nel 1979 e, dopo più di un quarto di secolo - e dopo aver girovagato per tutta la penisola - ritrovarsi a fare il proprio lavoro lì dove non ti saresti mai aspettato. Simone Spescha, di professione schiacciatore, da Roma è arrivato a Cuneo, dove ha fatto la trafila del settore giovanile e dove ha giocato, in prima squadra, nella stagione 1998-'99. PAssa poi a Gioia del Colle prima e a Mantova poi per fare ritorno a Cuneo dove rimarrà per due anni dal 2001 al 2003. Veste la casacca del Trieste e, nel 2004-'05 si divide tra Forlì e Loreto, dove poi si stabilirà definitivamente.
Nel 2005 è a Isernia e nel 2006 torna a Forlì: in due stagioni vince il campionato di B1 prima e quello di A2 il campionato successivo. Nel 2008 torna a casa, a Roma, in serie A2. Nel campionato 2009-'10 prima è a Taranto in A1 e poi a Massa Carrara, dove ritroverà l'opposto brasiliano Leonardo Rodrigues, suo compagno di squadra a Forlì. Nel 2010-'11 è a Corigliano in serie B1: porterà i calabresi in serie A2 e indosserà la maglia di quella squadra anche la stagione successiva. A 33 anni torna a Loreto dove, come abbiamo già detto, si è stabilito. Nella sua bacheca personale trovano posto due edizioni della Coppa Italia di A1, una Coppa Cev ed una Supercoppa Italiana. E dopo Loreto? Nell'estate del 2013 arriva la chiamata dei libanesi del Blat J Beil di Beirut, con lui pure Francesco Biribanti. L'esperienza si conclude dopo una manciata di settimane. A settembre, poi, la squadra che non ti aspetti. Misurata, Libia. Lo vuole l'Al Swehily, squadra ambiziosa del campionato libico. Talmente ambiziosa che, al suo fianco, si ritrova Toni Kovacevic, forte martello bosniaco pure lui passato a Forlì. Per Spescha un'avventura particolare e stimolante. Con un sogno: tornare in Italia e chiudere lì la sua carriera. Ma a quasi 35 anni, c'è voglia di tutto tranne che di appendere le ginocchiere al chiodo.

foto Dallarivolley.com

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