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sabato 12 novembre 2016

RI - Calcio, Scotti: "Roma, ti manca la mentalità. La mia Lazio, con Nedved e Crespo..."

Rimini Fc: Francesco Scotti non ha solo il Rimini Fc nel cuore. Perché il portiere classe 1983, romano de Roma, è un tifoso della Roma. Ma non solo. Scotti infatti ha indossato la casacca della Primavera della Lazio: stagione 2000-2001, Ciccio vince lo scudetto con la squadra allenata da Alberto Bollini, dopo essere andato in ritiro con la prima squadra. Si. quella guidata da Sven-Göran Eriksson. Il team che ha il tricolore cucito sul petto.
Scotti è il terzo portiere dei biancocelesti, alle spalle di Angelo Peruzzi e Luca Marchegiani. Dopo l'esperienza nella Lazio, Scotti passerà alla Fiorentina - o meglio, Florentia Viola - e da lì inizierà una carriera che lo ha portato ad essere una bandiera del Rimini Fc.

Scotti ha parlato della Roma e della Lazio e dei momenti che stanno passando in questo primo spicchio di serie A.
Partiamo dalla Roma: può essere l'anti Juve?
"In questo momento sta dimostrando di essere la squadra che può dar noia alla Juve, anche se i bianconeri rimangono i più forti come mentalità, organizzazione ed immagine. La Roma è sempre lì ma non riesce a fare quel passettino per fare il definitivo salto di qualità":
Cosa manca ai giallorossi per fare questo salto di qualità? 
"Alla Roma di giocatori forti ne sono passati, forse manca la mentalità. La Juve ha la mentalità e un'organizzazione vincenti".
Una proprietà straniera, e quindi lontana, può influire? 
"Non penso che ai giocatori della Roma facciano mancare qualcosa. Comunque sia quando una società forte ti mette tutto a disposizione, il giocatore deve dare il 100 percento a prescindere che la proprietà sia presente o meno".
Spostiamoci sull'altra sponda del Tevere. Si aspettava una Lazio del genere? 
"Sinceramente la Lazio è sempre stata una squadra che fa il suo discreto campionato, con buoni giocatori. Secondo me, tolte le prime due ci sono la Lazio, il Milan e la Fiorentina. I biancocelesti non sono una sorpresa".
Da quando lei indossava la maglia della Lazio, per i biancocelesti le cose sono cambiate
"Quando ero alla Lazio c'era un presidente come Cragnotti che non mi sento di paragonare a Lotito. Quando sono arrivato in prima squadra c'era una rosa che ad averla oggi...Qualche nome? Nedved, Simeone, Veron, Crespo, Nesta, Peruzzi...Giocatori di altissimo livello, una squadra così non è  paragonabile a tutte le squadre del post Cragnotti".

Simone Feroli

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