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lunedì 21 novembre 2016

FO - Basket, Unieuro: "Pressure, pushing down on me, pressing down on you..."

Unieuro Pallacanestro Forlì 2.015: 20 novembre 2016, ore 18. Campionato serie A2, girone Est, 8a giornata. PalaDozza, Bologna. Kontatto Bologna 73 - Unieuro Forlì 65. (Qui le pagelle)
"Pressure, pushing down on me, pressing down on you..." Queen+David Bowie.
Sei anni. Sei anni dopo si ritorna a giocare a Bologna, contro quella Fortitudo (ora Kontatto, vestita di improbabili, orribili,
giganteschi pois ma pur sempre Fortitudo...) che allora segnò in qualche modo il destino e la storia del tifo cestistico forlivese: nessuno ha dimenticato le battaglie (in campo e fuori), i trionfi, le sconfitte, il calore dei rispettivi palazzetti...e il canestro allo scadere di Malaventura.
Da allora si è atteso pazientemente che il destino baskettaro ci mettesse ancora una volta gli uni contro gli altri, per vendicare torti subiti e scrivere un'altra pagina di leggenda sul parquet.
Ed ecco che in una domenica di Novembre si parte, destinazione Piazzale Azzarita. Si va con il Basket Club Marini, esattamente come allora. E' bello ritrovare gli stessi visi, lo stesso entusiasmo e la stessa emozione di quei giorni: tutti carichi e ben organizzati (a proposito, se avete modo, fatevela una trasferta col Marini, è un'esperienza piacevolissima).
Bene, fino alle porte di Bologna fila tutto liscio. Ma da lì in poi è delirio su tutti i fronti.
Diamo qualche numero. 45 minuti circa di giro panoramico della città, con puntatina nei pressi dello Stadio Dall'Ara proprio in concomitanza con l'uscita dei tifosi dall'incontro Bologna - Palermo e con conseguente allucinante imbottigliamento nel traffico e ovvio ritardo nell'ingresso a Palazzo. 15 euro di biglietto per assistere alla partita in piedi, puntellati dal gomito del vicino e dal plexiglass del poliziotto in tenuta antinucleare di fianco: e pare che dobbiamo anche ringraziare la società felsinea per il sostanzioso sconto applicato.. 450 (grandissimi!!) tifosi venuti da Forlì per sostenere la squadra in questo momento difficile, ma sistemati in pochissimo spazio e pericolosamente a "kontatto" con i supporters casalinghi: e qui succede l'inevitabile, con tafferugli e qualche lieve (e per fortuna innocua) randellata da parte delle forze dell'ordine.
A questo proposito purtroppo è assolutamente necessario stigmatizzare e sottolineare il pessimo  lavoro della società di casa, che ha partorito uno scempio organizzativo di proporzioni inquietanti: se si vendono biglietti ai forlivesi bisogna anche tenere ben presente che poi i suddetti arrivano, e non è possibile rinchiuderli in uno spicchio quasi privo di barriere divisorie...
Detto questo, si è giocata una partita, nel frattempo. E si è perso. Inevitabile?  Sono fortissimi? Più di così non si poteva?  Si poteva, eccome.
Prima di questo incontro la Fortitudo ha giocato 7 partite vincendone 4 e perdendone 3, di cui una in casa. Siamo stati in gioco, punto a punto per tre quarti e  mezzo, poi Candi e Mancinelli (rispettivamente 19 e 33 anni) decidono di chiuderla lì e portano a casa la vittoria, complice anche il crollo dei  forlivesi e qualche fischiata fantasiosa dei grigi.
Una occasione d'oro non acchiappata, una sconfitta dal sapore amaro che da un lato porta qualche segnale di reazione dopo una brutta striscia di sconfitte ma dall'altro conferma purtroppo il momento difficile all'interno dei delicati meccanismi di squadra: domenica arriva il fanalino di coda Recanati e non sono ammesse sviste, non si fanno prigionieri perchè la vittoria a questo punto serve come e più del pane...

Anna Mazzotti

1 commento:

  1. E pensare che era tutto concordato con la questura, mi chiamano e vogliono le targhe dei pullman per scortarli e quando parlo coi due della pattuglia mi dicono che fanno un giro piu' lungo ma passano per le corsie preferenziali. Giustamente non escono alla fiera per non passare davanti alla stazione,escono al quartiere Lame e andava benissimo poi stranamente imboccano la strada verso Borgo Panigale incuneando i 3 pullman nella rotonda uscita stadio ,un casino,quando ci fermiamo vado a parlargli abbastanza alterato e mi dicono che avevano avuto ordine di tergiversare un po' per farci arrivare dopo chi era venuto in treno e inventano la scusa che c'erano stati dei tafferugli,potevamo benissimo accostare da qualche parte chi voleva si fumava una sigaretta e poi si ripartiva ma mai incasinarsi nel traffico.

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