Un bottino considerato non sufficiente dalla dirigenza del Forlì, che qualche giorno dopo, precisamente il 30 dicembre, ufficializzò l'esonero dell'ex vice di Alberto Zaccheroni, reo di non essere mai piaciuto particolarmente alla tifoseria - al "Tullo Morgagni" si sentono ancora le urla dei tifosi biancorossi dopo cinque minuti di gioco e col risultato ancora in bianco - e di aver preso il posto di Attilio Bardi, una sorta di idolo dalle parti di viale Roma.
Da quel 30 dicembre in poi successe di tutto: via Rossi dentro Richard Vanigli promosso da vice a capo allenatore, arriva Daniele Arrigoni come direttore tecnico. Poi, via Vanigli e sotto con Aldo Firicano e...l'epilogo lo conoscete tutti, ovvero retrocessione in serie D ai playout, senza ricordare il ko per 2-0 in casa di un San Marino - sempre lui! - già retrocesso e senza nulla da dire in campionato.
Dopo un anno, cosa è cambiato? Sulla panchina c'è un tecnico accettato da tutti, peraltro dato sulla panca biancorossa quando si vociferava di un possibile esonero di Rossi, una squadra che vince ed una tifoseria che sogna la promozione nonostante un Parma sì fuori categoria ma che ha dimostrato di avere punti deboli.
Sicuramente, quest'anno il 30 dicembre, non ci saranno esoneri né colpi di scena, forse qualche volto nuovo nella rosa a disposizione dell'ex giocatore del Milan, ma di certo i 38 punti in 19 gare sono un bottino considerevole, messo un po' nell'ombra dai 47 punti del Parma.
E ora? In casa Forlì, dopo un anno, finalmente si possono passare delle buone feste senza dover pensare a come sistemare una situazione che, a onor del vero, non era compromessa a livello di classifica. Ma nel calcio ci sta tutto ed il contrario di tutto. Lo scorso anno Roberto Rossi mangiò sì il panettone ma con il timore di non poterlo digerire, quest'anno Massimo Gadda mangerà il panettone e lo accompagnerà anche con un goccio di champagne.
Simone Feroli
foto SportinRomagna
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