Asd Scatenati: Patrizia Piancastelli è nata il 9 aprile 1969 a Faenza (Ra) dove
risiede tuttora insieme al marito Alberto Razzi, anche lui ciclista.
Alta 163 centimetri per 49 chili di peso è una scalatrice pura e soffre i
percorsi con troppa pianura. Per questo predilige i percorsi lunghi e
con molta salita. Si definisce una… agonista ma non troppo perché per
lei il ciclismo è bello anche senza il numero sulla schiena.
Nella sua carriera ha ottenuto due vittorie assolute e una serie
impressionante di vittorie di categoria e podi, sia assoluti che di
categoria. Fra questi ultimi spiccano
il secondo posto di categoria nel percorso lungo della GF Selle Italia
del 2014 e i terzi posti di categoria nel lungo della Nove Colli del
2013 e 2014. È freschissima dell'ottima prestazione sul percorso lungo
della GF Firenze De Rosa, dove in una fredda giornata ha centrato la sua
seconda vittoria stagionale di categoria e un prestigioso terzo posto
assoluto.
Patrizia, come è nata la tua passione per il ciclismo?
Ho iniziato a pedalare quando ho conosciuto mio marito Alberto,
all'inizio degli anni Novanta. Lui usciva in bici con i suoi amici e io
restavo a casa, così ho voluto provare. All'inizio andavo con la city
bike, ora l'allievo ha superato il maestro.
Hai un campione preferito, uno sportivo di riferimento?
Sinceramente no.
A parte tuo marito Alberto, c'è un personaggio che per te come ciclista è stato determinante o influente?
Nessuno in particolare, ma di fatto lo sono stati i tanti amici che
mi hanno trascinato e coinvolto in questa passione con i loro consigli e
le uscite in compagnia. In particolare in questi ultimi anni, cioè da
quando sono arrivata nel team degli Scatenati, mi sento molto più
valorizzata perché mi sento parte di un gruppo di amici. Questo mi ha
aiutata molto sia come persona che come atleta e grazie a questa bella
atmosfera ho ottenuto risultati migliori rispetto alle precedenti
stagioni.
Come è cambiato - se è cambiato - il tuo approccio di andare in bici rispetto a quando hai iniziato a gareggiare?
Il mio allenamento è diventato più meticoloso, con quelle uscite
mirate che sono necessarie per raggiungere i risultati di alto livello.
Questo ha influito sull'organizzazione delle mie giornate, per riuscire a
conciliare la bici con il lavoro.
Qual è la tua occupazione?
Sono un'artigiana ceramista nel laboratorio artigianale di mio marito
Alberto, un'attività molto diffusa a Faenza, famosa proprio per la
ceramica artistica. In realtà noi produciamo una linea moderna di
terrecotte, oro, smalti, oggettistica di arredamento. Mi sono diplomata
all'Istituto d'Arte come ceramista e mi occupo di stampo e decoro.
Quante ore riesci a dedicare alla bici ogni settimana?
Nel weekend faccio 2 uscite da 4 ore o più, poi durante la settimana altre 2-3 uscite da circa 2 ore.
Come ti alleni? Ti affidi a un preparatore? Utilizzi strumenti come il cardio e il powermeter oppure vai a sensazioni?
Mi alleno da sola a sensazioni, magari seguendo tabelle e schemi che
leggo su internet o le riviste per migliorare gli aspetti in cui sono
carente. Per testare la mia condizione mi cronometro sulle due salite di
Montalbano e delle Calbane, vicino a casa mia.
Qual è il tuo rapporto con le altre ragazze dell'ambiente?
Buono e cordiale. Con quelle della mia zona come Monica Bandini si esce anche insieme.
E con i compagni di squadra che pedalano al tuo fianco?
Loro sono persino esagerati perché stravedono per me e mi
sopravvalutano. Vorrebbero sempre strafare ma io non sono Wonder Woman e
non su tutti i percorsi mi trovo a mio agio. Per esempio soffro le
granfondo da passisti, ma loro vorrebbero che io fossi sempre là davanti
e fanno davvero tantissimo per me.
Vi allenate insieme? Chi decide la gestione della gara?
Sì, spesso riusciamo ad allenarci insieme soprattutto grazie ai loro
salti mortali per poterlo fare. La gara la gestiamo a seconda delle
fasi: il ritmo lo detto io in salita, mentre loro prendono in mano la
situazione nei tratti vallonati e di pianura.
Quest'anno hai già ottenuto due vittorie e diversi podi di
categoria più il freschissimo terzo assoluto di Firenze. Stai
raccogliendo quello che ti aspettavi?
Firenze è stato un di più, così come anche il risultato della Via del
sale. A Laigueglia e Riccione ero andata per allenamento. Quindi sono
contenta, ho raccolto anche più di ciò che mi aspettavo.
Quali sono i tuoi obiettivi principali per il prosieguo della stagione 2015?
Amo la salita, quindi i miei obiettivi sono le granfondo lunghe e
dure come la Stelvio-Santini, la Sportful Dolomiti Race e poi sarò fra i
fortunati che andranno alla Maratona dles Dolomites. Alla Nove Colli,
come in tutte le gare così importanti e affollate, punterò a migliorare
il mio tempo prima che al piazzamento, ma non mi sbilancio.
Qual è stata la tua gara più bella, quella che ricordi più volentieri?
La Sportful Dolomiti Race del 2013 quando insieme a Stefano Laghi e
Gabriele Bentivogli - il nostro atleta più giovane - ho conquistato il
terzo gradino del podio assoluto. A parte il piazzamento ricordo la
sensazione dell'impresa: la gara dura, lunga, l'emozione nel salire sul
podio in una gara così importante.
Un tuo sogno nel cassetto da ciclista?
Ancora un bel piazzamento in una gara importante. Ma io dico sempre
che la cosa più importante è essere in piedi il lunedì mattina e non
farsi male.
Per finire, che cosa è il ciclismo per Patrizia Piancastelli?
Per me è una valvola di sfogo e un divertimento. Quando hai un
problema o un pensiero puoi uscire da sola anziché andare in coppia o in
gruppo. Così vedi posti bellissimi e ti rilassi.
Grazie Patrizia, in bocca al lupo!
Informazioni:
Gli Scatenati - sito ufficiale
Ufficio Stampa Asd Scatenati
foto Ufficio Stampa Asd Scatenati
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Editore e Caporedattore: Simone Feroli
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venerdì 24 aprile 2015
FO - Ciclismo, intervista a Patrizia Piancastelli
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