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martedì 7 giugno 2016

FO - Basket, Unieuro: La voce dei tifosi di Anna Mazzotti

Unieuro Pallacanestro Forli 2.015: 6 giugno 2016, PalAhrcos, Cento. Gara 4 Finale playoffs Serie B. Benedetto XIV Cento 76-Unieuro Forlì 78.
"Il più grande spettacolo dopo il Big Bang."

Finisce così, una fotografia: primo piano, arbitro di schiena, manina alzata ad indicare il tiro da 3. Secondo piano, Vico, ubbidiente, spara un terra-aria che fulmina i tifosi centesi (sullo sfondo, sfuocati, anche per la calura incombente..).
Esplode Forlì, si va a Montecatini a prenderci l' A2.
Comincia dalla fine una serata indimenticabile, che era iniziata in altro modo. L'Unieuro viene ufficialmente privata dei tifosi (ma la realtà è ben diversa) dopo le intemperanze di gara 3 e si presenta per gara 4 al PalAhrcos. Non si capisce con che coraggio possa essere definita "palazzetto" una costruzione che probabilmente nella sua vita precedente è stata una serra per piante tropicali, vista la temperatura e il  tasso elevatissimo di umidità presenti per tutto l'incontro, che infastidiscono a dismisura pubblico e atleti.
Una partita incredibile, forse non dal punto di vista tecnico ma di sicuro da quello emotivo, con elastici pazzeschi nel punteggio.  Forlì insegue, avanza, indietreggia, barcolla ma non molla e nel frattempo succede un po' di tutto. Ferri si scaviglia, Andreaus incoccia sul gomito appuntito di Rombaldoni e ha la peggio, sangue e tutto il resto.
Gli arbitri - ancora una volta - ci capiscono davvero poco, fanno giocare su tutti i contatti, ah no, solo su alcuni (a spese nostre, soprattutto), Benfatto è perfetto ma fa sempre passi, come fossimo in NBA, Caroldi la mette da casa sua ma non conta alla fine, Garelli si becca il tecnico ma continua imperterrito a sfuriare, il pubblico si infiamma (come se non fosse già abbastanza caldo..), gli Ultras fuori ad attendere raccolti in preghiera mentre all'interno c'è chi, fra il pubblico, viene gentilmente accompagnato fuori più volte ma ogni volta rientra deliziosamente e spudoratamente...
Poi si arriva ad una manciata di secondi dalla fine, sotto di 1 nel punteggio. E la sogni, da tanti anni la aspetti e la speri, partendo da Niccolai e arrivando a Malaventura, il destino cambia e ora cambia di nuovo in meglio per noi: Carlos Sebastian Vico da Santo Tomè, che fino a quel momento aveva segnato principalmente su tiri liberi, fa la cosa più bella e ignorante che si sia vista quest'anno: prende la palla, palleggia per 3 ore (percezione temporale lato tifosi Forlì) e a 5 secondi dalla sirena scaglia un triplone epico, di quelli "solo rete".
E' fatta, sappiamo tutti che la sorte non può essere ancora avversa, ed infatti Cento non combina nulla nelle briciole di tempo rimaste. E sono soddisfazioni: ritrovarsi fino alle 2 di notte al casello per festeggiare i ragazzi non ha prezzo. Hai voglia a buttare acqua sul fuoco, a dire che non abbiamo vinto ancora nulla: siamo a Montecatini, la Final Four ci aspetta.
Ancora una: e allora sì che la
parola "delirio" avrà il senso che merita e che tutti sogniamo...

Anna Mazzotti


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