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martedì 9 settembre 2014

RA - Formula uno, le pagelle di Giancarlo Minardi

Minardi: Archiviato il Gran Premio d’Italia, 13°mo appuntamento del Mondiale, diamo alcuni voti. Il primo della classe è certamente Lewis Hamilton, seguito però dal giovanissimi russo di casa Toro Rosso Daniil Kvyat.

Lewis Hamilton – 9 pur partendo malamente è stato in grado di recuperare, imponendo la sua classe, la sua capacità e tenacia nel raggiungere un risultato per lui importantissimo. Senza l’errore allo start avrebbe meritato un voto più alto
Daniil Kvyat – 8/9 partito ultimo ha recuperato fino ai piedi della zona punti. Ottima la strategia della Toro Rosso e fantastica la sua gara. Peccato per quell’errore sul finale. Merita la consacrazione in Formula 1
Daniel Ricciardo – 8.5 partito indietro ha recuperato posizioni a suon di sorpassi tagliando il traguardo davanti a Vettel. Fantastici i  suoi sorpassi su Magnussen e Vettel, quest’ultimo sverniciato dall’australiano con una finta all’esterno per poi sopravanzarlo all’interno. Decisamente sta prendendo la leadership del team e merita un trattamento da prima guida
Felipe Massa, Valtteri Bottas e Sergio Perez – 8 Il brasiliano conquista il suo primo podio stagionale con la Williams, mentre il compagno e il pilota della Force India si sono resi autori di una bellissima rimonta.
Jenson Button – 6.5 le voci di mercato che vorrebbero il prossimo anno al suo posto Vettel o Alonso lo hanno rigenerato. La possibilità di avere ancora uno spiraglio lo ha rigenerato. Ha sfruttato la sua esperienza.
Nico Rosberg 6 – dopo una partenza perfetta è stato in grado di prendersi un discreto vantaggio, vanificato tutto da due errori incredibili alla prima variante che gli sono costati la possibile vittoria. Qualcuno sostiene che Nico abbia voluto “pareggiare” i conti con il compagno. Comunque per me non va oltre la sufficienza.
Voto basso per la Ferrari. Per Alonso e Raikkonen è una lotta impari avendo tra le mani una vettura che concede alla concorrenza 1.5”. C’è sicuramente un momento di sconforto. Non è certamente solamente un problema di Power-Unit, ma anche di telaio. Rispetto al finlandese, Fernando merita perlomeno un voto più alto (anche un 7) perché fin quando è rimasto in pista almeno ha provato a lottare restando a galla per un sesto-settimo posto. Fin dal venerdì ha raggiunto il limite della sua F14-T limando poi millesimi su millesimi dopo ogni sessione in qualifica. Di più veramente non si può sperare al momento.
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Ufficio Stampa Minardi
foto Ufficio Stampa Minardi

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