expr:class='"loading" + data:blog.mobileClass'>
Periodico giornaliero sportivo - Autorizzazione del Tribunale di Forlì - Registrato al n° 3309 della Cancelleria

Editore e Caporedattore: Simone Feroli
Direttore Responsabile: Roberto Feroli

Cerca nel blog

venerdì 28 ottobre 2016

SM - Calcio, Tre Fiori: il carattere di mister Gori. "Chi non ha voglia, va a casa"

Tre Fiori: Massimo “Bobo” Gori ha le idee chiare e non vede l’ora di cominciare. Il nuovo allenatore del Tre Fiori ha preso il posto in settimana di Altin Lisi. Il bilancio dei gialloblu in questo inizio di stagione è piuttosto negativo e dunque la società ha deciso di cambiare puntando sull’esperto tecnico ex Cattolica e Bellaria Igea Marina.

Come è avvenuto il contatto con il Tre Fiori?
Mi ha chiamato la società chiedendomi la disponibilità ad allenare la squadra.  Abbiamo fatto una chiacchierata e abbiamo trovato l’accordo. Mi ha convinto il progetto che mi hanno presentato, con ottime idee sia a breve che a lungo termine. È un’esperienza che sono curioso di fare.
Qual è la sua idea di calcio?
Ho un’idea di calcio intenso e di sacrificio. Da proporre soprattutto in allenamento per poi essere pronti a metterlo in pratica in partita. Amo le squadre combattive, che soffrono.
Conosco poco l’ambiente qui a San Marino, ma voglio cercare anche di cambiare il “sistema” o il modo di pensare e fare calcio. Non voglio assolutamente adeguarmi all’idea che è radicata qui, tra giocatori e staff.
Chi gioca per una squadra in Repubblica – soprattutto gli italiani -  non deve venire a “svernare”. Guadagnarsi il compenso con l’impegno ed il sudore. Due caratteristiche fondamentali nel mio calcio. Con me i giocatori devono essere tutti in discussione, nessuno escluso. Bisogna avere un atteggiamento di grande sacrificio nel lavoro, cosa che in pochi hanno purtroppo.
Cosa conosce della squadra e dell’ambiente sammarinese?
Conosco poco del calcio sammarinese, giusto qualche giocatore. Ma questo non mi spaventa. Voglio concentrarmi sul mio lavoro e sulle mie idee da mettere in atto. Sulla squadra voglio inoltre fare un lavoro dal punto di vista mentale prima della sfida con il Faetano (domenica 6 novembre, nda).
Nel dettaglio, non sono convinto delle scelte di mercato fatte in estate ma ora bisogna ripartire. Mi da fastidio il fatto che non si debba comunque lottare sul campo. La società dovrebbe imporre un diktat: chi ha voglia di pedalare rimane, altrimenti va a casa. L’impegno deve essere alla base di tutto, non voglio vedere giocatori svogliati.
Mi hanno sorpreso alcuni italiani come Succi e Muratori – giocatori esperti – che non hanno dato una strigliata alla squadra ma si sono adeguati al già citato “sistema”: poco impegno, a San Marino si fanno pochi allenamenti ma si guadagna bene. Io voglio l’opposto, ti devi meritare quello che andrai a guadagnare. Lo stesso discorso vale anche per me. Io sono pagato per questo mestiere. Ma ci tengo a quello che faccio, indipendentemente dai risultati. Voglio far capire alla gente il valore del mio lavoro.
Quali sono gli obiettivi da raggiungere? 
Dobbiamo sin da subito pedalare per riprendere le squadre avanti a noi per raggiungere i playoff di campionato che di Coppa Titano. Se così non fosse, almeno si dovrà dimostrare impegno e sacrificio. Poi si ripartirà negli anni a venire con una programmazione mirata e imparare a riconoscere gli errori commessi.

Ufficio Stampa

Aggiungici su Telegram! 

Nessun commento:

Posta un commento

Ci riserviamo il diritto di non approvare o di cancellare i commenti che:
contengono linguaggio volgare, attacchi personali di qualsiasi tipo o commenti offensivi rivolti a qualsiasi gruppo etnico, politico o religioso;
contengono spam o link a siti esterni; sono palesemente fuori tema; promuovono attività illegali;
promuovono specifici prodotti, servizi o organizzazioni politiche;
infrangono il diritto d'autore e fanno uso non autorizzato di marchi registrati.