Simone Sabbioni: Un argento spettacolare e divertente ed un bronzo storico chiudono la seconda giornata di nuoto all'Aquatics Centre di Londra, sede della 33esima edizione dei campionati europei. Simone Sabbioni è bronzo nei 100 dorso come mai nessun italiano prima, mentre la staffetta 4x100 mista mixed con la punta Federica Pellegrini regala spettacolo e argento dietro la Gran Bretagna campionessa uscente.
Per gli azzurri anche due amari quarti posti con Piero Codia e Andrea Toniato, rispettivamente nei 50 farfalla e nei 100 rana. Quattro gli azzurri qualificati alle finali in programma mercoledì, oltre a Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, rispettivamente autori del primo e secondo tempo nei preliminari dei 1500 nuotati in mattinata.
SABBIONI. Storico bronzo nei 100 dorso, in ex-aequo con il greco Apostolos Christou, in 54"19 (sesto alla virata con 25"93). Il diciannovenne riminese di Esercito e Swim SS9 Pro allenato da Luca Corsetti è il primo italiano a salire sul podio europeo della specialità, dove il miglior risultato era il quarto posto di Emanuele Merisi a Siviglia 1997. Ha vinto il vicecampione mondiale della distanza, il francese Camille Lacourt in 53"70. "Sono contento per la medaglia ma in realtà ho disputato una gara schifosa. Valgo molto meno di questo tempo - racconta il primatista italiano con 53"34 - Ho persino toccato la corsia mentre nuotavo. L'oro era alla mia portata e mi fa arrabbiare non esser riuscito a dare quello che avrei potuto e voluto. La finale era aperta; valuterò con il mio allenatore gli errori commessi per non ripeterli. Non c'è da meravigliarsi se nuoterò di meno in staffetta", come poi avvenuto col tempo di 54"01 malgrado la stanchezza accumulata. Con la medaglia al collo per la staffetta mixed mista l'arrabbiatura si attenua e affiora un po' di felicità: "Il terzo posto è comunque bellissimo; questo mix di emozioni dovuto alla soddisfazione per la medaglia e all'incavolatura per la prestazione mi accresceranno", conclude l'esordiente azzurro ai campionati europei in lunga dopo le quattro medaglie conquistate in vasca corta nel dicembre scorso, a Netanya (argento nei 50 dorso, bronzo nei 200 e oro con le staffette 4x50 mista e 4x50 mixed mista).
4X100 MISTA MISTA. Entusiasma l'Italia nella staffetta mista mixed. Gli azzurri, quinti a Berlino due anni fa, nuotano veloci sfiorando il record italiano (3'45"59 ai mondiali di Kazan per il sesto posto, quarto tra le selezioni europee) e conquistano l'argento in 3'45"74, a un secondo e diciotto centesimi dalla Gran Bretagna (3'44"56), che si conferma sul trono europeo dopo il primo titolo assegnato a Berlino. Apre le danze Simone Sabbioni che, mezz'ora dopo la gara individuale, si presenta sui blocchi e cambia in prima posizione in 54"01 (26"38); poi tocca a Martina Carraro, reduce dalla qualificazione nella finale dei 100 rana col terzo tempo di 1'07"53, che chiude in 1'07"48 accanto ad uno scatenato Adam Peaty, che domina la scena e scatena il delirio british volando al comando con una frazione da 58"84. Gli azzurri navigano quinti, ma Piero Codia, in precedenza quarto nei 50 farfalla in 23"46, copre i 100 in 51"05 e porta i compagni al secondo posto, a meno di due secondi dalla Gran Bretagna, sostenuta tenacemente da Siobhan-Marie O'Connor (57"69). Nei 100 stile libero è un confronto alla pari tra Federica Pellegrini e Francesca Halsall, oro e argento 7 anni fa ai mondiali di Roma 2009. Sebbene la britannica sia sostenuta dal tifo subisce il ritorno di SuperFede che le mangia 47 centesimi e chiude in 53"20 senza però portare a termine una rimonta davvero impossibile. "E' stata una staffetta molto divertente - racconta Pellegrini, al secondo argento nella rassegna e alla tredicesima medaglia ai campionati europei in lunga da Madrid 2004. Siamo molto felici per aver conquistato l'argento. La tattica era quella giusta. L'importante è non fomentare gli uomini in fase di recupero. Lo staff ha scelto i migliori di ogni specialità e il risultato cronometrico ha anche un buon valore internazionale". Soddisfatto rispetto al quarto posto nei 50, Piero Codia: "Ero deluso dalla precedente gara e volevo riscattarmi - dice il campione europeo con la 4x100 mista a Debrecen 2010 - Era difficile spendere ulteriori energie dopo la gara individuale. Invece ci sono riuscito e credo di aver dato un buon apporto alla squadra". Qualche problemino in più per Martina Carraro che racconta come si è "trovata a nuotare nelle turbolenze create da Adam Peaty". " Dopo aver nuotato a fianco a lui posso farlo con chiunque - continua la genovese al primo europeo in lunga della carriera - Sono già concentrata sulla finale di mercoledì, ma ho scoperto quanto sia difficile ripetere il tempo nuotato ai campionati assoluti primaverili. Devo ancora abituarmi a quella velocità". Dopo la prima frazione gli azzurri conducevano grazie a Simone Sabbioni: "Malgrado la finale precedente sono riuscito a migliorarmi - racconta il dorsista che nel 2014 conquistò il bronzo mondiale in corta nella specialità a Doha 2014 - Purtroppo nella finale precedente sono stato condizionato dalla tensione. Ho pensato troppo alla gara, alle aspettative. Per nuotare bene bisogna divertirsi senza dover necessariamente dimostrare qualcosa a qualcuno o a se stessi".
CODIA. Non sfata il tabù dei 50 farfalla. L'esperto delfinista classe '89 di CC Aniene ed Esercito, sesto due anni fa a Berlino, si migliora rispetto ad allora e giunge quarto con 23"46. Mai nessun azzurro è salito sul podio europeo della specialità. Vince l'oro l'ucraino Andriy Govorov, migliore performer mondiale con il 22"73 di lunedì, che si peggiora e tocca in 22"92. "Sono dispiaciuto perchè il terzo posto era alla portata - racconta il triestino, ma romano d'adozione che è primatista italiano con 23"21 nuotato in batteria ai mondiali di Barcellona 2013 - Due anni fa ero sesto e quest'anno sono quarto, quindi spero di migliorami la prossima volta".
TONIATO. Il secondo quarto posto di giornata viene dal padovano di Cittadella Andrea Toniato nei 100 rana. Nella gara che ha visto primeggiare la stella mondiale, il britannico Adam Peaty alla conquista dell'oro col record dei campionati in 58"36 che vale anche il primo crono mondiale dell'anno, il 25enne di Fiamme Gialle e Team Veneto nuota in 1'00"42 (terzo ai 50 metri in 28"06). Peggiorato di un centesimo il proprio limite personale che aveva nuotato nelle batterie. "Negli ultimi 15 metri ho ceduto a Giedrius Titenis - commenta a caldo l'azzurro, alla sua prima finale europa sulla distanza - Sono comunque soddisfatto perchè ho mantenuto la condizione rispetto ai campionati assoluti e non era facile. Stiamo lavorando molto e sono soddisfatto della prestazione". Completano il podio l'altro britannico Ross Murdoch, argento in 59"73, e il lituano Titenis, bronzo uscente, in 1'00"10. L'ultima medaglia italiana della distanza è stata conquistata da Fabio Scozzoli, campione a Debrecen 2012.
SEMIFINALI. E' invece l'olimpionica olandese Femke Heemskerk a dominare la scena dei 100 stile libero col miglior tempo delle semifinali di 54"15; in finale ci sarà Silvia Di Pietro (Forestale) che ottiene l'ultimo tempo utile in 54"77 e guadagna il pass olimpico per la staffetta. Esce di scena Erika Ferraioli, che in 54"96 chiude decima senza riuscire a migliorare il 54"70 nuotato in batteria per il pass olimpico nella 4x100. Entrambe le atlete sono romane, tesserate per il CC Aniene, allenate da Mirko Nozzolillo e lunedì d'argento con la staffetta 4x100 stile libero. "Sono felice per la finale, ma non per il tempo", ammette la 23enne iscritta pure nei 50 stile libero e 100 farfalla.
Martina Carraro si prende la finale dei 100 rana col terzo crono di 1'07"53 migliorando di 20 centesi il tempo delle batterie ma restando ancora lontana dal record stabilito ai campionati italiani in 1'06"41. La genovese compirà 23 anni il 21 giugno e si allena a Bologna seguita dal tecnico federale Fabrizio Bastelli per l'Azzurra 91. "Il tempo non è nulla di speciale - sottolinea - L'ingresso in finale mi soddisfa. Cercherò di fare qualcosa di meglio". Unica sotto l'1'06 il fenomeno lituano Ruta Meilutyte, campionessa olimpica e mondiale, nonché primatista mondiale in (1'04"35) che si allena a Plymouth ed in stagione ha già nuotato in 1'05"82, che in semifinale stabilisce il record dei campionati in 1'06"16. Fuori col decimo crono Arianna Castiglioni, allenata dal tecnico federale Gianni Leoni per Fiamme Gialle e Team Insubrika, che si è messa in luce col bronzo conquistato due anni fa a Berlino per poi piazzarsi ottava ai mondiali di Kazan. Il suo 1'08"29 è più alto di 20 centesimi rispetto all'ottavo tempo dell'irlandese Fiona Doyle.
Nei misti centra la finale Federico Turrini. Il 28enne livornese - allenato da Stefano Franceschi per Esercito e Nuoto Livorno e bronzo in carica dei 400, entra col quinto tempo di 2'00"57 migliorandosi di 18 centesimi rispetto alle batterie. "Ho limato tre decimi con difficoltà - ripete il toscano che in stagione si è già qualificato alle Olimpiadi col 4'11"95 nuotato ai campionati italiani, dove ha bissato il titolo anche nei 200 in 1'59"61 - Mi sono distratto nella rana e dovrò esser molto più concentrato. Bene lo stile libero che mi ha riportato sotto agli altri. Sono contento per la finale, dove proverò a nuotare i miei migliori tempi". Avanti a tutti il greco Andreas Vazaios in 1'58"47, in una gara che non vedrà gareggiare il primatista europeo e pluricampione ungherese Laszlo Cseh, per rinuncia.
Torna a disputare una finale europea Andrea Mitchell D'Arrigo, già d'argento dei 400 stile libero a Berlino 2014. Il 21enne romano di Castel Gandolfo - che studia e si allena in Florida coi Gators di Gregg Troy - lima cinque centesimi al tempo delle batterie nei 200 stile libero per il sesto crono delle semifinali in 1'47"56: migliore stagionale, in linea con l'1'32"62 nuotato per il terzo posto nelle 200 yard alle finali NCAA e nettamente più basso dei tempi registrati ai campionati italiani (1'48"33 e 1'48"36). Sarà dura competere in una finale con tante stelle tra cui l'olandese Sebastiaan Verschuren (1'45"87), già bronzo europeo della distanza a Debrecen 2010, e il campione del mondo britannico James Guy (1'46"59). L'ultimo azzurro sul podio è stato Massimiliano Rosolino, bronzo ad Eindhoven 2008. "L'obiettivo era la finale - racconta D'Arrigo, vicino al personale di 1'47"18 e già sotto al tempo limite di 1'47"8 richiesto per la qualificazione olimpica nella staffetta, che deve ancora certificare il pass per i Giochi - In finale dovrò avvicinare il personale per essere competitivo. Le sensazioni sono buone, ma non sempre rispecchiano il valore di una gara. Ho fiducia nel lavoro svolto e mi aspetto un risultato positivo".
Martedì 17 maggio - semifinali e finali 2^ giornata
50 farfalla mas. FINALE
1. Andriy Govorov (Ucr) 22"92
4. Piero Codia 23"46
100 sl fem.
1. Femke Heemskerk (Ned) 54"15
8. Silvia Di Pietro pp 54"77 qualificata alla finale
10. Erika Ferraioli pp 54"96 eliminata
100 dorso mas. FINALE
1. Camille Lacourt (Fra) 53"79
3. Simone Sabbioni 54"19
3. Apostolos Christou (Gre) 54"19
50 farfalla fem. FINALE
nessun'italiana qualificata
100 rana mas. FINALE
1. Adam Peaty (Gbr) 58"36 CR
4. Andrea Toniato 1'00"42
100 rana fem.
RI 1'06"41 di Martina Carraro il 23 apr 2016 a Riccione
1. Ruta Meilutyte (Ltu) 1'06"16 CR
3. Martina Carraro 1'07"53 qualificata alla finale
10. Arianna Castiglioni 1'08"29 eliminata
200 misti mas.
5. Federico Turrini 2'00"57 qualificato alla finale
200 dorso fem. FINALE
nessun'italiana qualificata
200 sl mas.
1. Sebastiaan Verschuren (Ned) 1'45"87
6. Andrea Mitchell D'Arrigo 1'47"56 qualificato alla finale
4x100 mista mixed FINALE
1. Gran Bretagna 3'44"56
2. Italia (Sabbioni, Carraro, Codia, Pellegrini) 3'45"74
Sabbioni 54"01, Carraro 1'07"48, Codia 51"05, Pellgrini 53"20
Federnuoto.it
foto Federnuoto.it/Giorgio Perottino e Andrea Staccioli / Deepbluemedia.eu
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