"Né di Venere né di Marte ci si sposa né si parte". Né si vince una partita di basket, a quanto pare...
Forlì sale a Borgosesia, per il primo dei due incontri piemontesi, sull'onda della tosta vittoria di carattere ottenuta in gara 2, accompagnata da un'ottantina di tifosi biancorossi, spinti da quello che una di loro ha definito (perfettamente) "un atto di fede". E francamente di fede ce n'è voluta tanta per seguire, anche solo tramite un timido streaming audio, la pessima prova dell'Unieuro.
Sì, perchè di questo si è trattato. Mai avanti Forlì, sempre ad inseguire affannosamente Valsesia (mica Golden State...) che butta in campo freschezza, energia e feroce voglia di vincere. E vince, alla fine, 72-65. La serie è sul 2-1, veramente un grosso guaio.
Mai avanti, si diceva, ma nemmeno mai convincenti, tolto qualche sporadico sprazzo di lucidità che si rivela inutile per l'esito finale. Cinque giocatori in doppia cifra per Gessi, che adesso veleggia sulle ali dell'inerzia più assoluta, complice la disastrata situazione tecnico-ambientale interna a Forlì.
Manca la serenità, e manca un po' di maturità nei comportamenti di chi se la prende con i tifosi (che solo per il fatto di essersi mossi, ancora una volta con entusiasmo, per seguire questo spettacolo andrebbero santificati) e così facendo sbaglia pesantemente, denotando per lo meno presunzione e mostrando il livello di fragilità dell'apparato biancorosso. E' evidente che i giocatori risentono di tutto questo, ma, come professionisti e uomini di sport, a loro chiediamo di provare a buttarsi tutto dietro le spalle e cercare di strappare con i denti e le unghie la vittoria in gara 4, per riportare le sorti di questa maledetta semifinale al PalaFiera, mercoledì prossimo.
Venerdì è passato, domenica è alle porte: per le chiacchiere ci sarà anche troppo tempo, dopo. Adesso c'è da vincere la madre di tutte le partite, senza alternative o esami d'appello...
Anna Mazzotti
Gara4 in diretta streaming
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