Ciclismo: C'era una volta chi, in bicicletta, passava in mezzo strada. Generazioni e generazioni di ciclisti, occasionali o meno, con biciclette normali, mountain bike o classiche, pedalavano allegramente ai lati della strada.
C'era una volta, già, e adesso non c'è più. Perché sempre più spesso i ciclisti, anche con biciclette elettriche, passano sul marciapiede anche dove il marciapiede non è ciclabile. Infischiandosene delle regoli di civiltà passano ovunque, a volte a che a velocità elevate, rischiando di investire il pedone o di farlo cadere. Se ti azzardi a far notare ai novelli Coppi di essere in difetto, ad andar bene ti fanno notare che "ci vanno tutti", i più fenomenali ti insultano al volo o scendendo dalla bicicletta. Ovviamente, va bene così. Sempre meno sono quelli che, sapendo di essere in fallo, scendono dalla bicicletta e la portano a mano. Come, d'altronde, ci insegnarono i nostri genitori.
Eppure ci sarebbero delle regole da rispettare per chi pedala sul marciapiede.
A questa categoria si aggiunge quella di ciclisti che, sempre in bici, ti tagliano la strada, anche sulle strisce pedonali. Guai a farglielo notare: fulmini e saette!
Anni fa, nelle scuole italiane, si studiava educazione civica: una ripassatina - anche al codice della strada - non farebbe male a chi pensa che il marciapiede è una pista ciclabile.
Certo, le strade sono pericolose ed i ciclisti rischiano. Ma è un gatto che si morde la coda: in strada è una giungla, i ciclisti si spostano sul marciapiede ed i pedoni sono in pericolo. La domanda è una sola e più che lecita: se le bicicliette passano sui marciapiedi, i pedoni cosa devono fare? Passare in mezzo alla strada o volare?
Evidentemente, le priorità sono altre. Ma se si vuole prendere ad esempio il modello olandese, con le città totalmente ciclabili, perché non copiarlo in toto?
Ovviamente non tutti si comportano in questa maniera: la maggioranza dei ciclisti sono educati, sanno comportarsi e soprattutto sanno che, sul marciapiede con la bici non ci si può andare.
Simone Feroli

SportinRomagna è il top dell'informazione sportiva della Romagna e di San Marino dal 2010. News e approfondimenti in tempo reale. Nasce da un'idea di Feroli Comunicazione e rappresenta il naturale proseguimento del lavoro svolto con i siti ForliSport, CesenaSport, SportRimini e RavennaSport. I tifosi passano prima da noi!
Periodico giornaliero sportivo - Autorizzazione del Tribunale di Forlì - Registrato al n° 3309 della Cancelleria
Editore e Caporedattore: Simone Feroli
Direttore Responsabile: Roberto Feroli
Editore e Caporedattore: Simone Feroli
Direttore Responsabile: Roberto Feroli
Cerca nel blog
sabato 30 aprile 2016
FO - Ciclismo, caro ciclista: perché fai così?
Etichette:
ciclismo,
forlì,
simone feroli,
speciale ciclismo
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Ci riserviamo il diritto di non approvare o di cancellare i commenti che:
contengono linguaggio volgare, attacchi personali di qualsiasi tipo o commenti offensivi rivolti a qualsiasi gruppo etnico, politico o religioso;
contengono spam o link a siti esterni; sono palesemente fuori tema; promuovono attività illegali;
promuovono specifici prodotti, servizi o organizzazioni politiche;
infrangono il diritto d'autore e fanno uso non autorizzato di marchi registrati.