FO - Calcio, parla Docente: "Forlì, col Parma hai una grande chance. Gli arbitri? Pensiamo a giocare"

Forlì Fc: Domenica al "Tullo Morgagni" andrà in scena la madre di tutte le partite, ovvero Forlì-Parma. Per parlare di questo, ma non solo, SportinRomagna ha parlato con Emilio Benito Docente, fino allo scorso anno punto fermo dei Galletti ed ora al Delta Porto Tolle. Un Delta Porto Tolle che, partito con le ambizioni di alta classifica, sta lottando per un posto nei playoff.


Alessandro Lucarelli si è lamentato degli arbitraggi (Leggi qui)
"Ho giocato in serie C e serie B e questo è il mio primo anno di serie D, ho avvertito molto questa differenza arbitraggi, E' come i calciatori, se sono in serie D vuol dire che ancora non sono pronti. Lucarelli si è lamentato? Se cominciamo a lamentarci noi calciatori, abbiamo finito. Noi pensiamo a giocare, non pensiamo agli arbitri: sono giovani, devono fare esperienza".
Forlì-Parma sarà decisiva?
"Diciamo di si. Se vince il Parma è la fine dei giochi, se invece vince il Forlì in parte riaprirebbe qualche spiraglio. I biancorossi hanno in mano una bella chance".
Mancano ancora nove partite alla fine del campionato: credete ancora nella promozione diretta?
"Siamo realisti. Siamo partiti per vincere il campionato, anche gli acquisti di gennaio erano mirati per arrivare più in alto possibile. La società ci ha chiesto di vincere ogni domenica, una società come la nostra pretende di vincere il campionato. Ora dobbiamo centrare i playoff e vincerli" (Qui la classifica). 
E' soddisfatto della sua stagione?
Non posso esserlo, questa è una delle classiche stagioni che partono male e non finiscono benissimo. Sono fiducioso, spero sempre nella domenica sccessiva. Ora c'è la Coppa Italia per dare la svolta. Non sono soddisfatto, ho giocato pochissimo".
E il Forlì?
"Prima della finale di ritorno dei playout ho avuto un piccolo battibecco col mister, ma non ho giocato perché non stavo bene. Pensavo arrivasse una chiamata in estate, non mi vergogno di dire che il mio obiettivo era rimanere a Forlì ma se non sono rimasto vuol dire che non ci siamo piaciuti in due".

Simone Feroli

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