In merito a ciò che si sta verificando nell’ambiente cestistico locale voglio esprimere tutta la mia amarezza di sportivo e di forlivese. Che muoia una realtà sportiva così importante addolora tutti profondamente. Ma per me, che nelle giovanili di quella società sono cresciuto e che in quella società ho vestito la maglia della prima squadra, il dispiacere è ancora più intenso e sofferto.
Ed è proprio per questo che con la massima serenità sento di poter dire di non trovarmi d’accordo con quanto si legge e si sente dire, e cioè che il basket a Forlì è morto. Non è vero. Ci sono società radicate nel territorio che da decenni promuovono la pallacanestro con sacrificio e serietà. E ci sono nuove coraggiose realtà, come quella dei Tigers, che cercano con determinazione di crearsi un futuro importante.
Nei Tigers siamo tutti giovanissimi, ma facciamo già un campionato rilevante come la C nazionale. Siamo seri, ci impegniamo e stiamo vivendo un momento felicissimo occupando la seconda posizione in classifica. Giochiamo un bel basket, moderno e divertente.
Vi invito quindi a rispolverare le vecchie abitudini e la vecchia grinta e sedere come una volta sui gradoni del mitico Villa Romiti e tifare Tigers Forlì. Sarebbe un salutare ritorno al passato che, con il vostro aiuto, speriamo possa trasformarsi in un magnifico “ritorno al futuro”. Perché a Forlì il basket è vivo.
Riccardo Ravaioli
Ufficio Stampa Tigers Forlì
foto Ufficio Stampa Tigers Forlì
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