Ciclismo: Il Comune di Forlì è stato uno dei primi a rendere completamente - o quasi - ciclabile la propria città. Piste ciclabili e marciapiedi ciclabili si estendono per tutto il perimetro della città (qui la cartina) Un passo avanti che ha portato altri comuni ad imitare quello forlivese, un vanto per la città.
Eppure...eppure sempre più spesso capita che alcuni ciclisti, per paura di girare con la propria due ruote in mezzo al sempre più caotico traffico cittadino, decidono di utilizzare i marciapiedi non ciclabili come...ciclabili. Pochi di loro, ad essere onesti, sono così gentili da lasciare la precedenza, peraltro dovuta ma non scontata, ai pedoni. Altri ancora, la maggioranza, decidono che quel marciapiede o quell'altro è la loro pista ciclabile: tirano dritto in barba ai pedoni, anche a velocità piuttosto elevate, non si fermano e, perché no, discutono animatamente o meno col cittadino di turno che gli fa gentilmente notare che quello è un marciapiede e non una pista ciclabile e che magari potrebbe essere il caso di stare attenti. Vanno contromano, scendono e salgono dai marciapiedi senza guardare se sulla loro strada può esserci qualcuno. E se qualcuno si dovesse fare male? Non ci pensano, d'altronde sono così impegnati a pedalare e a scalare la loro cima Coppi che gli infortuni non sono contemplati.
Eppure il comma 4 del codice della strada recita che "i ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza". Ed il comma 9? "I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento".
Oramai le bici sono ovunque, in sella cittadini e cittadine di tutte le età: bambini, ragazzi, adulti ed anziani. A volte sono un vero e proprio pericolo per i pedoni, eppure tutto pare essere normale. Oramai vale sempre più l'equazione strade pericolose-biciclette sui marciapiedi. Eppure non è così, o per lo meno non dovrebbe esserlo. Certo, i problemi di una città possono essere tanti o pochi, gravi o meno, ma un comportamento civile da parte di tutti potrebbe essere l'inizio di una pacifica convivenza tra pedoni e ciclisti.
Un politico qualche giorno fa ha proposto di tassare le biciclette, munendole di documenti e di targa: niente di nuovo, dato che già nell'800 le biciclette erano munite di targhe. Sarebbe un bel deterrente per coloro che girano con la loro due ruote sul marciapiede quando esso non è ciclabile.
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Simone Feroli
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martedì 1 dicembre 2015
FO - Ciclismo, Forlì città ciclabile: eppure le bici invadono i marciapiedi
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