Un sabato sera diverso, strano, negli occhi ancora le immagini della tragedia di Parigi e nelle orecchie la "Marsigliese" che risuona, in campo, dopo il minuto di silenzio in ricordo di quelle povere vittime.
Si gioca Unieuro - Monsummano. I toscani sono allenati da colui che rimane l'Idolo - maiuscola doverosa - dei tifosi forlivesi, che a Rimini, nel lontano 1995, lo videro infilare una gloriosa tripla che profumava di A1.
E' un gran bell'applauso quello che saluta Niccolair, visibilmente e comprensibilmente emozionato nel riscontrare che il tempo non ha cancellato l'affetto per lui. Ma poi si comincia a giocare e la partita rimane altalenante fino a metà svolgimento, con Forlì avanti di 9 punti all'intervallo .
Nel terzo quarto il divario si allarga, ma la Gioiellerie Fabiani non si arrende e torna a contatto. Per una squadra già cortissima come quella biancoblù lo sforzo però appare troppo pesante : le palle perse e gli errori sotto canestro dei toscani si sommano alle ottime prove di Rotondo e Vico e ad una maggiore fluidità di gioco dell'Unieuro, che riprende a volare e atterra sul 90-70 finale.
La classifica è chiara, Cecina ha 16 punti, Forlì e Piacenza seguono a 14. Big match domenica prossima: a Cecina arriva Piacenza e saranno scintille. E l'Unieuro?
Trasferta vicinissima, a Faenza, in uno dei derby di Romagna, contro la Raggisolaris che ha appena espugnato il PalaFlaminio dei Crabs, raggiungendo a quota 8 punti proprio i riminesi, Cento e Valsesia. Anche se sulla carta sembra una partita agevole si tratta pur sempre, come si diceva, di un derby. Perciò, vista anche l'esigua distanza tra le due città, i tifosi forlivesi potranno - e dovranno, non ci sono scuse!- calare in gran numero al PalaCattani per continuare a sostenere i biancorossi nell'ennesima tappa verso la riconquista della serie superiore.
Anna Mazzotti
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