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mercoledì 21 ottobre 2015

RI - Danza, Mondiali Hip Hop a Rimini: oltre 3 mila ballerini da 4 continenti

Danza: I ballerini provenienti dal Sudafrica sono i più motivati a portarsi a casa le medaglie di una delle 30 competizioni mondiali in corso fino a domenica 25 ottobre a Rimini Fiera. Ma dovranno contendersi il podio, nelle varie specialità, con ballerini provenienti da 4 continenti, in rappresentanza di 30 nazioni.
Fra loro anche i canadesi e gli inglesi, che nelle discipline dell’Hip Hop sono fortissimi. Anche gli italiani in realtà se la giocano e sono pronti a sfidare tutti gli altri atleti fino all’ultimo passo.

Per la prima volta arrivano in Italia i Mondiali di Hip Hop, Electric Boogie e Break Dance, grazie alla collaborazione nata fra la IDO (International Dance Organization), la FIDS (Federazione Italiana Danza Sportiva) e Rimini Fiera. A scendere in pista saranno 3214 ballerini.

Stanno già gareggiando nei padiglioni di Rimini Fiera ballerini con la bandiera di Bosnia, Bulgaria, Croazia, Sudafrica, Italia, Francia, Romania, Austria, Estonia, Slovacchia, Montenegro, Repubblica Ceca, Svizzera, Lituania, Ungheria, Polonia, Moldavia, Finlandia, Olanda, Germania, Russia, Danimarca, Macedonia, Belgio, Norvegia, Regno Unito, Slovenia, Svezia. Oltre alle nazionali europee si possono vedere in gara a Rimini i migliori campioni del mondo, come la nazionale del Canada, del Congo, del Sudafrica e della Cina. Sono 148 gli Azzurri che rappresentano il tricolore nei mondiali, anche se le squadre più forti del mondo rimangono quelle slovena, con 400 atleti in gara, Germania e Polonia (300) e Sudafrica (218).

A differenza dell’Italia, dove ogni scuola insegna un ballo per volta, gli altri paesi europei seguono le regole e gli standard americani, per cui i ballerini imparano tutte le discipline, anche le più moderne, come la Disco Dance, partendo da una base classica. La battaglia comunque sarà di alto profilo sportivo, perché, nonostante i metodi diversi di insegnamento, l’Italia vanta in queste discipline atleti di altissimo livello e campioni mondiali.

L’Hip Hop nasce come cultura nei ghetti neri americani. Era un modo di essere e di comunicare. C’erano i writers, i dj che screcciavano la musica e i ballerini di strada. Nasce da qui anche il modo di vestire con pantaloni larghi, magliette con scritte colorate e accessori che identificano chi li porta con un gusto particolare. Da qualche anno la disciplina è stata inserita dalla FIDS fra quella sportive. Alla base del successo dell’Hip Hop, assicurano gli esperti, c’è la tecnica.

Musiche e dj famosi riecheggiano nei padiglioni di Rimini Fiera, dove si possono vedere in gara anche i ballerini del futuro. Si tratta degli atleti delle discipline più nuove, direttamente da Londra, Cape Town, Hong Kong e naturalmente dai ghetti della Grande Mela, come i ballerini di Street Show. Anche l’Hip Hop si evolve, tanto che sono nati negli ultimi tempi nuovi balli di strada che, alla tecnica dell’Hip Hop, aggiungono la coreografia e la scenografia. Gli artisti entrano in scena con fondali e oggetti, che danno il senso della storia che stanno raccontando con il corpo.

Ufficio Stampa
foto Ufficio Stampa

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