expr:class='"loading" + data:blog.mobileClass'>
Periodico giornaliero sportivo - Autorizzazione del Tribunale di Forlì - Registrato al n° 3309 della Cancelleria

Editore e Caporedattore: Simone Feroli
Direttore Responsabile: Roberto Feroli

Cerca nel blog

lunedì 1 giugno 2015

FO - Calcio, Dirty Soccer: ecco cosa potrebbe succedere

Calcio: Il campionato di LegaPro ha emesso i suoi verdetti. Forlì e San Marino retrocesse in serie D - biancorossi dopo i playout contro la Pro Piacenza -, Santarcangelo salvo. Però, incombe la questione del calcioscommesse, finita nell'operazione denominata Dirty Soccer.

Cosa potrebbe succedere alle squadre coinvolte? Secondo quanto riportato dal codice federale, articolo 6 ovvero "Divieto di scommesse e obbligo di denuncia" "ai  soggetti  dell’ordinamento  federale,  ai  dirigenti,  ai  soci  e  ai  tesserati  delle  società  appartenenti  al  settore  professionistico  è  fatto  divieto  di  effettuare  o  accettare  scommesse, direttamente  o  per  interposta  persona,  anche  presso i  soggetti  autorizzati  a  riceverle,  o  di agevolare scommesse di altri con atti univocamente funzionali alla effettuazione delle stesse, che abbiano ad oggetto i risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIFA, della UEFA e della FIGC". Ma non solo. "Ai  soggetti  dell’ordinamento  federale,  ai  dirigenti,  ai  soci  e  ai  tesserati  delle  società appartenenti al settore dilettantistico e al settore giovanile è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o per interposta persona, presso soggetti non autorizzati a riceverle, o di agevolare scommesse di altri con atti univocamen te funzionali alla effettuazione delle stesse, che  abbiano  ad  oggetto  i  risultati  relativi  ad  incontri  ufficiali organizzati  nell’ambito  della  FIFA, della UEFA e della FIGC. Ai predetti è altresì fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o per interposta persona, presso i soggetti autorizzati a riceverle, relativamente a gare delle competizioni in cui militano le loro squadre".  
Se dovesse risultare una violazione? "La violazione del divieto di cui ai commi 1 e 2 comporta per i soggetti dell’ordinamento federale, per i dirigenti, per i soci e per i tesserati delle società la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a due anni e dell’ammenda non inferiore ad euro 25.000,00".  
E ancora. "Se, per la violazione del divieto di cui ai commi 1 e 2, viene accertata la responsabilità diretta della società ai sensi dell’art. 4, il fatto è punito con l’applicazione delle sanzioni di cui alle lettere g), h), i), l) dell’art. 18, comma 1, anche congiuntamente in relazione alle circostanze e alla gravità del fatto".  
Ed ecco le "sanzioni di cui alle lettere g), h), i), l) dell’art. 18, comma 1". "g) penalizzazione di uno o più punti in classifica; la penalizzazione sul punteggio, che si appalesi inefficace nella stagione sportiva in corso, può essere fatta scontare, in tutto o in parte, nella stagione sportiva seguente; h) retrocessione all'ultimo posto in classifica del campionato di competenza o di qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria; in base al principio della afflittività della sanzione, la retrocessione all’ultimo posto comporta sempre il passaggio alla categoria inferiore; i) esclusione dal campionato di competenza o da qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria, con assegnazione da parte del Consiglio federale ad uno dei campionati di categoria inferiore; l) non assegnazione o revoca dell'assegnazione del titolo di campione d'Italia o di vincente del campionato, del girone di competenza o di competizione ufficiale".

Nessun commento:

Posta un commento

Ci riserviamo il diritto di non approvare o di cancellare i commenti che:
contengono linguaggio volgare, attacchi personali di qualsiasi tipo o commenti offensivi rivolti a qualsiasi gruppo etnico, politico o religioso;
contengono spam o link a siti esterni; sono palesemente fuori tema; promuovono attività illegali;
promuovono specifici prodotti, servizi o organizzazioni politiche;
infrangono il diritto d'autore e fanno uso non autorizzato di marchi registrati.