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giovedì 28 maggio 2015

FO - Vela, Zambelli non vince per un equivoco via radio

Michele Zambelli: Una regata che non ha annoiato la Round Sardinia Race, organizzata da Canottieri Ichnusa Cagliari, che prevedeva un percorso di oltre 500 miglia, seguendo il periplo della Sardegna, con partenza e arrivo su Cagliari. Michele Zambelli a bordo del suo Illumia 788, in coppia con Gaetano Mura, sono partiti subito in testa nella Categoria Proto, ma hanno giocato per la leadership della flotta con il Mini di Serie Sideral, di Andrea Fornaro e Oliver Bravo.
Una bella battaglia tra strategie legate al routage meteo e alla tecnicità del percorso.

Sideral conduce il vantaggio fino dopo il passaggio delle Bocche di Bonifacio e per il primo tratto di discesa lungo la costa Ovest.

Poi entra il Maestrale e Illumia recupera e sorpassa Fornaro prendendo la testa della flotta.


Un Maestrale di quelli tipici dell’isola che arriva a raffiche di 36 nodi con onde oltre i 4 metri.


Il percorso per l’arrivo, dopo il passaggio dell’Isola del Toro, punto più a Sud, prevedeva un cancello all’Isola dei Cavoli (Villa Simius) per poi ritornare su Cagliari.


Un passaggio impegnativo che aveva portato a delle ipotisi di riduzione di percorso, arrivo diretto a Cagliari senza fare il cancello, in caso di Maestrale.


A bordo di Illumia Michele Zambelli e Gaetano Mura sentono i bollettini meteo che preannunciano avvisi di burrasca (forza 7) con aumento del Maestrale e scelgono di seguire quello che era stato suggerito, mentre Sideral prosegue verso Est.

Una scelta che i due skipper hanno ritenuto, in quel momento, la più logica da fare e che era stata ipotizzata.


Illumia arriva quindi a Cagliari nelle prime ore di Mercoledì 27 Maggio mentre il resto della flotta segue il percorso con il cancello all’Isola dei Cavoli.


Nasce quindi il giallo sull’arrivo di Zambelli e Mura in classifica.


Il comitato si riserva di valutare la situazione e potrebbe confermare, per Illumia 788, il DNF (do not finish) regata non terminata.


La versione di Michele Zambelli e Gaetano Mura sulla regata.


“Siamo fermamente convinti delle nostre ragioni, anche se rispettiamo sportivamente la decisione del comitato’’ dichiarano di due skipper.


Michele Zambelli: “Mi dispiace per questa situazione. Prendere la rotta per Cagliari sembrava logico per me come per Gaetano. Comunque la regata è stata impegnativa, tecnica e stimolante. A bordo di Illumia, anche in questa occasione, ho scoperto tante cose che mi serviranno per i prossimi appuntamenti di giugno in Francia.”

Gaetano Mura: ‘’La regata é stata bellissima. Il periplo della nostra isola meravigliosa lascia non solo di stucco per le bellezze naturali gli ospiti d’oltremare ma anche noi stessi sardi che non finiremo mai di emozionarci davanti a tanta bellezza e alla consapevolezza della fortuna di viverci e di esserci nati. Per questo speriamo che la RoundSardinia diventi una classica del circuito Mini. L’ organizzazione ha ancora necessità di un po’ di rodaggio, ma sono deficit organizzativi che si miglioreranno e che  sono ben colmati dalla ospitalità e dall’ entusiasmo degli organizzatori, i Canottieri Ichnusa. Mi spiace un po’ che proprio a me siano capitati questi disguidi con i Canottieri che mi hanno sempre ben accolto e ben voluto. Da loro mi sento un po’ a casa, ma anche questo  fa parte dello sport e della vita, ci sarà  modo di fare meglio in futuro. La mia esperienza con questo giovane Navigatore con la N maiuscola – con alle spalle numerose transoceaniche - che ha l’ età  di mio figlio Alessio é stata davvero positiva. Michelino fará strada, anzi mare. Ha tutte le carte in regola: l’ età e lo spirito giusto.  Un romagnolo doc con pochi fronzoli e molta sostanza, ma sopratutto cresciuto agonisticamente in modo sorprendente. Ho imparato un sacco di cose da lui, lui ne ha imparate da me. Ci siamo divertiti,emozionati, e "arrabbiati" quanto basta per non mollare mai, abbiamo tirato come dei matti su spinnaker e una mano alla randa su tutta la discesa della costa occidentale sarda. In burrasca con onde alte 4 metri e 30/35 nodi di vento,  planando a tutta velocità  tra le onde frangenti. Una corsa su una barca straordinaria e complessa. Al mattino  al traverso di Alghero, alla nove di sera  a Cagliari.  Al traguardo. Un traguardo che abbiamo tagliato in buona fede mentre eravamo davanti a tutti, con un buon margine di vantaggio, evitando il passaggio dell’ isola dei Cavoli certi di un cambio di programma e non per  dimenticanza o distrazione’’.


Ma cosa é successo?

Il passaggio ai Cavoli era già stato motivo di discussione tra i navigatori prima della partenza, poi in una delle poche e disturbate comunicazioni vhf ( radio di bordo) in mare -causa la  grande distanza tra la barca assistenza che naviga sempre con la coda del gruppo e non con le due barche di testa  - abbiamo capito: "In caso di Maestrale non si andrà a girare i Cavoli!!!!???.  Qui l’ equivoco.

Da quel momento in poi siamo stati troppo distanti per poter comunicare, abbiamo sentito  solo stralci di comunicazione  disturbati di tanto in tanto.  Si aggiunge che Sideral,  il nostro avversario diretto,  non aveva  la radio funzionante, e invano abbiamo tentato  in tutti modi di avvertirlo.  Poi abbiamo sentito  l’ avviso di burrasca che abbiamo constatato sul campo, Cagliari Radio ci ha  confermato la  forza 7. Una situazione meteo che on sarebbe stata uguale per tutta la flotta vista la distanza.

Ma sopratutto, marinarescamente parlando,  ci sembrava saggio che dei Mini 650  - per regolamento non hanno il telefono a bordo e non possono avere un Gps cartografico (carte nautiche su uno schermo) - pur essendo gusci di noce sono concepite per le lunghe navigazioni e  hanno bisogno di alcuni minuti per effettuare una virata o ancor peggio una strambata(cambio di bordo e direzione). Spostare tutti i pesi all’interno, scaricare il ballast (zavorra liquida per l’assetto), basculare la chiglia, roteare l’albero alare, sollevare e abbassare le derive assimmetriche, manovrare le volanti, virare di bordo e finalmente essere sulla nuova rotta. Di notte, con carta e compasso, a bordeggiare controvento nello stretto passaggio dell’ Isola dei Cavoli - dove é noto un notevole rinforzo del vento sinnottico e un’ onda che cresce in maniera esponenziale - sbagliare una virata significherebbe......aih aih aih. Non fare il passaggio ci sembrava, semplicemente,  una decisione da marinai che toglieva ogni dubbio sull’ incertezza della conversazione e sulla decisione del comitato.

Siamo stati ieri sera a cena col circo della bella banda dei ministi – (dal quale manco ormai da più di 4 anni,e non posso che averne un po’ di nostalgia) parole di Gaetano -  a ironizzare sul fatto che bisognerebbe proporre una qualifica di 100 miglia sui mini 650 per giudici e organizzatori per conoscere queste barche. Come i francesi che quasi sempre sono ex ministi, ma poi ci siamo detti: 100 miglia sono troppe,  sarebbe sufficiente mandarli da Cagliari a girare i Cavoli di notte col Maestrale, il compasso, la carta e la matita.


Bisogna aggiunger che Sideral é una barca di serie mentre illumia é un prototipo assolutamente superiore in prestazioni e velocità, quindi un sorpasso come quello che avete visto é dovuto sopratutto alla superioritá della barca.  La nostra vera rimonta, l’abbiamo guadagnata non lì dove era indiscutibile la superiorità del mezzo, ma metro per metro nella bonaccia e nelle scelte strategiche. Credendoci sempre, dormendo davvero poco e certi che avremmo recuperato. A  Sideral, ad Andrea Fornaro e Oliver Bravo de Laguna  – con il quale abbiamo avuto l’occasione di conoscerci meglio -  il suo equipaggio vanno i nostri complimenti per aver fatto una super regata ed aver tenuto testa con scelte giuste ad un mezzo nettamente superiore.

Grazie di cuore a tutti Gaetano e Michele.


Ufficio Stampa
foto Ufficio Stampa

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