Tre in meno dei Galletti, a quota 39. Lo scontro sarà duro e chi ne uscirà vincitore potrà guardare con moderato ottimismo agli ultimi due impegni. La quota salvezza, infatti, è fissata indicativamente a 45 punti.
A parlare della sfida oggi si sono presentati davanti ai taccuini dei giornalisti il presidente biancorosso Stefano Fabbri e mister Aldo Firicano: per scaramanzia - la prima volta è accaduto alla vigilia del successo interno per 2-1 contro l'Ascoli -, per fare una sorta di bilancio e, naturalmente, per parlare del match.
Il primo a prendere la parola è il patron dei Galletti.
"E' stata una settimana molto intensa per il Forlì - esordisce il presidente -, lunedì c'è stata una serata in Comune sul fair play e sul doping, giovedì la presentazione dell'accordo siglato con l'Amministrazione Comunale per la ristrutturazione dell'impianto sportivo. Un risultato, quest'ultimo - spiega -, ottenuto in tempo record, dato che l'iter è partito a dicembre. Tra l'altro questo è solo il primo step, stiamo pensando ad altro come ad esempio una kids area. Domani però - continua - sarà la giornata più importante. La situazione è migliorata, la squadra è in salute soprattutto a livello mentale ed il merito è del mister, allenatore e mental coach. I giocatori sono più convinti della loro forza. Le prossime tre partite - prosegue Fabbri - saranno tre finali per ottenere la salvezza diretta. Ho visto la città tappezzata di striscioni - dice ancora - ed è una cosa che non vedevo da tempo. Ringrazio i tifosi, anche quelli che ci hanno seguito a L'Aquila".
Tocca poi a mister Aldo Firicano.
Alcune agenzie di scommesse hanno tolto la possibilità di puntare su una serie di partite. "La trovo una cosa fisiologica - dice subito -, da sempre ci sono non dico dubbi, ma il pensiero che il risultato di alcune partite sia dato per scontato". L'allenatore del Forlì torna sulle parole del presidente Stefano Fabbri. "Quello che ha detto il presidente è bello ma è solo il contorno - specifica -, perché il piatto principale è il campo e domani ci attende pane duro. Il Savona è una squadra che come noi si deve salvare, una squadra - prosegue - con la scimitarra tra i denti, nell'ultima partita ha vinto con la Reggiana, avremo tante difficoltà". Cosa farà la differenza? "Ora la fanno le motiviazioni. Mi aspetto - afferma - una partita più difficile delle ultime giocate in casa. Un risultato positivo potrebbe avvicinarci ad una impresa che neache il più ottimista avrebbe immaginato". Come sta il Forlì? "E' in gran salute, in un buon momento psicofisico, siamo fiduciosi, pronti per questo tipo di partite. Scommettere sul Forlì? Non scommetto, da ragazzino giocavo al totocalcio. Sono un uomo di campo, scommetto sul lavoro e sulla preparazione delle partite". Cosa pensa del Savona? "Per me vale quanto Ascoli, Reggiana, Teramo, è una signora squadra". Poi il mister parla dei suoi. "Cejas? Probabilmente sarà tra i convocati. Jiday a centrocampo? Può essere una soluzione. Mancheranno Gliozzi e gli squalificati Hamlili e Pastore mentre Leonardo Arrigoni sta recuperando". Sarà un problema la striscia positiva di due vittorie consecutive ottenute dai suoi? "Due successi sono una dote importante - spiega -, se non siamo carichi adesso abbiamo sbagliato qualcosa. Vittoria chiama vittoria - chiude Firicano -, sconfitta chiama sconfitta".
Simone Feroli
foto SportinRomagna
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