RA - Basket, Acmar: le parole post match

Acmar Ravenna: Emmanuel Holloway: "Siamo entrati in campo con tante cose da provare, venivamo da una sconfitta casalinga e avevamo voglia di vendicare la partita di andata. Le nostre motivazioni erano superiori ed hanno fatto la differenza: va bene guardare il punteggio, le statistiche e gli accoppiamenti, ma quello che ci ha permesso di vincere è l’energia con la quale abbiamo giocato, specialmente nel primo tempo".
Adam Sollazzo: "Possiamo dire che abbiamo giocato con sei giocatori e tante assenze, ma siamo ad un punto della stagione in cui le scuse non contano più. La verità è che siamo entrati in campo molto lentamente, senza voglia di difendere, e che giocando in questo modo non si può battere nessuno. Sono molto contento dell’accoglienza che mi hanno tributato i tifosi di Ravenna: non mi hanno trattato da avversario, ma da uno di famiglia."
Massimo Galli (allenatore Chieti): "Complimenti a Ravenna, che ha meritato di vincere. Mi dispiace che la mia squadra sia scesa in campo in condizioni fisiche precarie, senza Cardillo e Palermo, con Monaldi febbricitante e Hamilton dolorante al ginocchio. Nonostante questo, l’approccio alla partita è stato troppo morbido, soltanto una volta finiti sotto di 20 abbiamo provato a reagire. Oggi dovevamo rischiare sul perimetro per proteggere l’area, l’abbiamo fatto e i giocatori dell’Acmar sono stati bravi a punirci realizzando con grandi percentuali. Per l’affetto che mi lega a Ravenna spero che sia l’Acmar ad arrivare tra le prime del campionato e a raggiungere i playoff. Credo comunque che abbiano tutte le armi per restare in alto fino alla fine del campionato."

Antimo Martino (allenatore Ravenna): "Siamo molto contenti per la vittoria in sé, e per il modo in cui è arrivata. Abbiamo attaccato la partita con intensità in attacco e in difesa, e siamo stati bravi ad abituarci all’assenza di Singletary, che ha giocato soltanto 3’ nel primo tempo a causa degli immediati problemi di falli. La squadra è stata brava a trovare risorse da tutti ; solitamente non parlo di singoli, ma oggi voglio riservare una menzione speciale per Jacopo Grassi, che lavora nella maniera giusta tutti i giorni, ha un approccio molto professionale al lavoro e, al di là dello spazio di gioco che può avere, mi trasmette l’idea che, al bisogno, posso contare su di lui. Abbiamo giocato una grande pallacanestro dal punto di vista offensivo, muovendo la palla, ribaltando il lato, cercando l’uomo libero: le buone percentuali sono arrivate anche dalla qualità dei tiri che siamo riusciti a prendere. Per finire la stagione ci aspettano otto finali, la prima delle quali domenica a Ferrara contro la squadra più in forma del campionato: ci penseremo a partire da martedì."

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