Cesena Basket 2005: Defrancecsco M., Cacchi, Defrancesco L. 1, Romano 4, Senni F. 19, Martini 5, Vittori 7, Babbini 11, Testa 8, Grassi, Mordenti 2, Valdinosi.
All. Senni P. Tiri liberi 10/27
Tigers Villa Verucchio: Toni, Rossi 2, Magnani 4, Bronzetti, Cangini 17, Villa 6, Semprini 2, Donati 6, Tomasi 9, Domeniconi 13. All. Evangelisti Tiri liberi 7/12
Arbitri: Zambelli di Cesena e La Manna di Forlì
Inizia con una vera e propria beffa il cammino dei giovanissimi biancoazzurri che si fanno in quattro per riacciuffare una partita iniziata in affanno e che poi, sul più bello, si fanno sfuggire di mano palesando alcune inegnuità che i più esperti rivali puniscono proprio sul gong. Cesena è un laboratorio in pieno fermento con una carta di identità da far impallidire ogni asilo del globo, ma coach Senni li guida con pazienza (!?) e sagacia tecnica, mettendo in campo una squadra efficacie e combattiva che non molla mai e che ha margini di miglioramento enormi. Il dopo partita, nonostante tutto, è all’insegna dell’ottimismo e della fiducia, perchè il campo ha detto chiaramente che limando un pò alla volta le ovvie ingenuità dovute all’età, sarà possibile affrontare a viso aperto qualunque avversario convinti che il tempo è tutto dalla nostra parte. Si comincia con poca precisione e con Verucchio che si lancia in avanti guadgnandosi subito un pur esiguo vantaggio spinto dalla brillantezza di Tomasi che mette in difficoltà la difesa di casa. La mira si sistema leggermente e le prime due frazioni sanciscono un leggero vantaggio per gli ospiti che comunque non prendono vero possesso del match non dando mai la sensazione di un reale controllo della situazione. Al rientro in campo la gara si accende grazie ad una percentuale finalmente adeguata che fa alzare velocemente il punteggio e che ci vede prendere maggiore sicurezza; Verucchio prova a non farsi prendere ma la rimonta è inesorabile. Propio agli sgoccioli del quarto arrivano prima il pareggio poi il sorpasso, in un clima che però stà andando un pò troppo sopra le righe per via di qualche colpo proibito che i “veterani” di Verucchio assestano con scaltrezza; ne fa le spese Jack Martini (altro esordiente del ’96) che esce del campo per non rientrare più in quel finale dove la presenza di un play sarebbe stata quanto mai provvidenziale. Ultima frazione all’insegna dell’equilibrio con un allungo per parte (ma di soli 3 punti) che non dà responsi definitivi, tant’è che a poco meno di un minuto dal gong siamo ancora in parità. Quando Babbini mette il libero del +1 (su tecnico a Bisco Donati per proteste) e il possesso torna nelle nostre mani, combiniamo un brutto pasticcio a centro campo e sulla successiva parità (un libero a segno per Magnani) spariamo con eccessiva fretta una tripla che non entra, e concediamo ad un sontuoso Cangini il canestro (con fallo) della definitiva vittoria. Il rammarico è ovviamente grande, ancor più amplificato dalla pessima percentuale ai liberi (10 su 27), ma è bene armarsi di santa pazienza e cercare anche nelle sconfitte i segnali positivi, che, onestamente, questa volta sono davvero tanti.
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