Il dado è tratto. Affronterete in ordine Reggiana in casa, poi Piacenza, Teramo, Santarcangelo. Come vede questo avvio?
"Dal mio punto di vista quest'anno il campionato non ha una favorita. O meglio, ci sono, ma sono le squadre che hanno fatto un mercato sopra le righe e che sicuramente lotteranno per vincere il torneo. Tolte quelle due o tre compagini che hanno fatto pazzie, le altre sono tutte squadre costruite per fare un buon campionato. Penso che non ci siano squadre materasso o partite abbordabili, giocheranno tutte alla morte, dalla prima alla trentottesima giornata".
Quest'anno affronterete nobili decadute come Pisa, Ascoli, Lucchese e Ancona: saranno sfide particolari?
"Pisa, Ascoli e Ancona sono piazze importanti che quest'anno stanno investendo molto per cercare di ottenere la promozione. Per noi dev'essere solamente un piacere ed uno stimolo in più giocare contro certe squadre e davanti ad un pubblico importante".
Siete reduci da due pareggi, uno contro il Cesena e l'altro contro il San Marino in Coppa Italia. Si poteva fare qualcosa di più?
"Si può fare sempre qualcosa di più. Ogni partita viene analizzata nelle cose fatte meno bene. Col Cesena hanno visto tutti quello che abbiamo fatto, quello che abbiamo creato: loro non hanno fatto nemmeno un tiro in porta e hanno preso un palo soltanto nel secondo tempo. Nel match contro il San Marino, la nostra seconda partita, si è fatto sentire di più il caldo. Sono partite d'agosto, servono a trovare la condizione ideale per arrivare al top il 31 agosto anche se perdere non fa piacere a nessuno. Il Forlì ha giocato per vincere, alla fine la prestazione è quella che conta e in queste due partite sicuramente abbiamo visto qualcosa di positivo".
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