FO - Calcio, arbitri: Domenico Messina a Forlì

Calcio: Erano tanti gli associati della Sezione di Forlì che hanno accolto Domenico Messina, Responsabile della CAN B, per una riunione tecnica di grandissimo interesse. L’evento ha avuto una tale importanza da richiamare personalità di rilievo dell’AIA: tra questi, Erio Iori, Componente del Comitato Nazionale, Sergio Zuccolini, Presidente del Comitato Regionale Arbitri dell’Emilia Romagna, Michael Fabbri, arbitro CAN B e Mauro Felicani, Osservatore CAN B, a contribuire al prestigio della serata.
Il Presidente di Sezione, Giovanni Calzolari, ha subito rotto gli indugi presentando gli ospiti ai presenti e mostrando a sua volta il volto più informale della Sezione attraverso la proiezione di un video musicale con le immagini più significative del recente raduno sezionale di metà stagione a Bellaria.
Nel corso della riunione tecnica Domenico Messina, abile relatore, ha rivolto ai presenti una domanda: “Quali sono gli elementi che costituiscono l’arbitro moderno?”. L’ex fischietto della Sezione di Bergamo, avvalendosi dell’esperienza maturata dentro e fuori dal campo, ha definito cinque elementi fondamentali che caratterizzano l’arbitro di oggi: la tecnica, l’aspetto fisico, l’aspetto psicologico, la forza morale e la voglia di miglioramento.
La tecnica si basa su due aspetti importanti: conoscenza del regolamento e gestione disciplinare. “Non si può pensare di diventare Papa senza conoscere il Vangelo” ha affermato Messina, ribadendo che la credibilità dell’arbitro non può prescindere da una perfetta padronanza del regolamento.
L’aspetto fisico è un’altra componente di fondamentale importanza per chi arbitra: “E’ impensabile che, nel calcio moderno, l’arbitro sia impreparato fisicamente”. Con queste parole Domenico Messina ha esortato i presenti non solo a curare l’allenamento ma a saper dosare le proprie energie, muovendosi in campo con razionalità e intelligenza.
L’aspetto psicologico è il mezzo che ha l’arbitro per “vincere” la gara. Per poter ambire a questo sono necessarie una corretta postura e un’intelligente comunicazione non verbale, senza tralasciare il tono della voce, mai urlato ma neanche sussurrato. “Ricordatevi che ogni nostro gesto in campo ha un significato preciso per noi e per chi ci guarda. Ogni decisione che noi prendiamo in campo perde di efficacia se non viene comunicata correttamente”, ha dichiarato Messina.
La forza morale si basa su una serie di qualità che l’arbitro moderno deve possedere: senso di responsabilità, rispetto per tutti, sacrificio. “Non esistono scorciatoie per raggiungere l’obiettivo: occorre credere fermamente in quello che facciamo e rispettare tutte le tappe della nostra crescita”.
La voglia di migliorarsi è la linfa che deve sempre irrorare ogni prestazione arbitrale. E’ l’energia che trasmette la voglia di mettersi in gioco ogni volta, di non cercare scuse e/o alibi a prestazioni opache, di ascoltare, di essere umili e di approfondire e conoscere, facendo tesoro anche delle esperienze arbitrali altrui. “Se potete, scambiatevi tra voi i consigli che vi danno gli osservatori nel dopo-partita: ne trarrete giovamento”.
Al termine di questo entusiasmante percorso, Domenico Messina ha definitivamente trasmesso ai presenti il profilo dell’arbitro moderno: un professionista nella testa, ma un dilettante nel cuore. Un’immagine suggestiva alla quale gli associati di Forlì ambiscono ad arrivare, con tutta la gioia e l’entusiasmo che l’ex fischietto della Sezione di Bergamo ha saputo trasmettere in una serata da ricordare.

Aia-figc.it
foto Aia-figc.it