La gara 2 è andata diversamente, dopo soli tre giri Toba si intraversa davanti a Stefano che lo centra e poco dopo, la moto di Stefano viene a sua volta colpita dal pilota dietro. Moto letteralmente a pezzi. “Questo podio l’abbiamo pagato a caro prezzo” commenta un avvilito Simoncelli. “Tra l’altro era il compleanno di Stefano, era così dispiaciuto che non ha voluto festeggiare ne il compleanno, ne il podio del mattino”.
La temperatura dell’asfalto di 60° gradi, dell’aria di 40° e le gomme che scivolavano, hanno messo a dura prova la forma fisica non ancora perfetta di Arbolino. Ha lottato comunque con il gruppo di testa, ma quando ha deciso di attaccare ha commesso un errore che l’ha portato a chiudere 12°.
“Fantastico vederli entrambi davanti, ad un certo punto erano 2°e 3°, week end da brividi. Il team ha messo in pista due moto perfette, sono stati bravissimi. Valtulini è un combattente spaventoso in gara si trasforma, bisogna solo sistemarci nelle qualifiche per partire più avanti. Non c’è niente da fare, il primo podio è come il primo bacio, un’emozione indescrivibile.”
Forma fisica perfetta o meno, temperature alte o no, tra le curve di Aragon, tra una discesa e una salita di questa terra rimasta un poco selvaggia, nel grigiore dei colori degli altri piloti sono comparsi due centauri bianco rossi, colori che caratterizzano la Sic 58 squadra corse. E il mondo si è accorto che ci siamo. Ufficio Stampafoto Ufficio Stampa
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