Forlì Fc: "Mi sento derubato". Il direttore tecnico del Forlì, Daniele Arrigoni, nel post partita di Gubbio è stato chiaro. A suo dire - giudicate voi guardando le immagini - in Umbria ai biancorossi sarebbero stati negati due calci di rigore, il primo su Drudi ed il secondo, a tempo quasi scaduto, su Docente. Oltretutto casi del genere sono già accaduti durante la stagione. Dall'altra parte, quando si tratta di concedere un penalty a favore del Forlì pare che il direttore di gara non sappia dove ha riposto il fischietto.
Sostanzialmente il dirigente del Forlì si lamenta del diverso trattamento arbitrale. Due pesi e due misure. L'ex tecnico del Cesena, persona di grande esperienza, avrà avuto i suoi motivi per rilasciare queste dichiarazioni senza dubbio importanti. Ma proprio perché Arrigoni è un uomo di calcio, appunto esperto, sa che ora potrebbe succedere tutto ed il contrario di tutto. Perché alzare la voce a volte può servire e a volte può sortire l'effetto contrario. La storia del pallone è piena di queste storie: dossier arbitrali, lamentele per l'uso di due pesi e due misure da parte dei direttori di gara...che difficilmente hanno portato ad un cambiamento positivo. Perché la classe arbitrale, ora, potrebbe guardare sotto una luce diversa il Forlì. I biancorossi, e chi dirigerà le loro gare, potrebbero essere sotto i riflettori. Agli arbitri chiamati a fischiare pro e contro i Galletti ora più che mai non dovrà sfuggire nulla, perché le parole di Arrigoni sono destinate a rimanere.
La malafede non esiste. Gli arbitri - così come i calciatori - non sono robot e possono sbagliare. Ora si vedrà se l'alzata di voce di Arrigoni porterà ad una svolta, in senso positivo, per quanto riguarda gli arbitraggi dei match del Forlì. Magari con qualche fischio in più a favore e qualcuno in meno contro. Sempre che non avvenga il contrario, ovvero che al Forlì non venga perdonato nulla e che, per avere un calcio di rigore a favore, al biancorosso di turno dovranno sparare e, a terra, si discuterà se è stato colpito da un cecchino fuori o dentro l'area.
A proposito di rigori e di chi è deputato a pararli. Ieri, durante e dopo il match, Francesco Scotti pare che abbia parlato coi tifosi biancorossi, dicendo espressamente di prendersela con lui e, eventualmente, con i suoi compagni più esperti anziché coinvolgere nella contestazione i più giovani. Inoltre avrebbe detto ai supporter che al momento, per uscire da questa situazione, il Forlì ha bisogno di incitamento e non di fischi.
Simone Feroli
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lunedì 23 marzo 2015
FO - Calcio, il Forlì derubato? Attenzione alle reazioni. E Scotti si prende la colpa
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