Primo settembre 1990. Allo stadio San Paolo di Napoli si gioca la finale di Supercoppa Italiana tra i partenopei e la Juventus. Finisce 5-1 per il Napoli e lui segnò una doppietta. Stagione 1995-'96: è il primo italiano ad attraversare la Manica e a giocare nella Premier League con la maglia del Nottingham Forest. Anche se un quotidiano online inglese lo ha inserito al numero ventuno nella classifica dei venticinque peggiori acquisti costosi. Per la cronaca, il trasferimento costò alla società albionica 2 milioni di sterline. Facciamo un passo indietro bello lungo. Andrea Silenzi nasce a Roma nel 1966, soprannominato pennellone - varie ipotesi sulla nascita di questo nomignolo - il ragazzo cresce nel settore giovanile del Pescatori Ostia, società a pochi chilometri dalla sua città natale.
Il primo contratto lo firma con la Lodigiani - allora terza squadra della Capitale, nel 1984. Rimane a Roma tre stagioni giocando 49 partite e siglando 18 reti. Passa poi all'Arezzo, dove in 18 gare lascia immacolata la rete avversaria. La sua occasione arriva con la Reggiana: dal 1988 al 1990 disputerà 67 gare segnando 32 reti. Lo nota il Napoli e l'occasione è troppo ghiotta: due campionati con gli azzurri per un totale di 39 gettoni e 6 gol. Lo cerca - e lo trova - il Torino: in Piemonte vince una Coppa Italia, gioca 82 match in tre stagioni e va in rete in 24 occasioni. E, fatto non trascurabile, entra nel giro della Nazionale. Giocherà una sola partita, contro la Francia. Dopo il Toro, arriva il trasferimento in Inghilterra di cui sopra. Arriva in Premier League con la fama di goleador, il suo fisico - 191 centimentri di altezza per 86 kg - dicono sia adatto al gioco inglese. E invece gioca soltanto 12 partite rimanendo a secco di reti. Nel mercato di riparazione torna in Italia, più precisamente a Venezia. Forse in patria ritroverà il fiuto del gol lasciato alla sua partenza. Succederà solo in parte. Infatti al termine della stagione in Laguna il suo score lo vede presente in campo per 26 volte e bucando il portiere avversario in quattro occasioni. Prova un revival: torna alla Reggiana ma niente: giocherà soltanto in otto occasioni senza segnare. Nella stagione 1998-'99 è al Ravenna in serie B. Coi giallorossi raccogliera 23 presenze segnando in tre occasioni. Quando tutto sembrava perso, a 33 anni suonati, arriva il Torino. Altro revival, decisamente - come accaduto con la Reggiana - poco proficuo: 11 presenze e due soli gol. Finito qua con i revival? Macché. Torna a Ravenna, nella stagione 2000-'01: sette i gettoni e zero reti. Chiuderà la carriera proprio con la maglia giallorossa.
foto Bleacherreport.com
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giovedì 16 gennaio 2014
Mi ritorni in mente... Andrea Silenzi
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