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lunedì 7 novembre 2016

FO - Basket, Unieuro: "Tell me why I don't like mondays..."

Unieuro Pallacanestro Forlì 2.015: 6 novembre 2016, ore 18. Campionato serie A2, girone Est, 6° giornata. PalaFiera, Forlì. Unieuro Forlì 69-Sharks Roseto 78. (Le pagelle)
"Tell me why I don't like mondays..." Boomtown Rats
Eh, no, non ci piacciono proprio i lunedì, e questo non fa eccezione. Volendo infierire, all'antipatia cronica del giorno di inizio settimana potremmo aggiungere che segue a ruota una domenica pessima per i colori biancorossi ed il quadro è bell'e completato.
Forlì ospita Roseto, piccola città con una grande e storica tradizione nella pallacanestro nazionale. Gli Squali sono in testa alla classifica ma Forlì deve confermare l'imbattibilità casalinga dopo 5 giornate di campionato e cancellare le sensazioni  negative scaturite dalla sconfitta di Piacenza. I tifosi abruzzesi sono da sempre gemellati con quelli della Fortitudo Bologna e già questo è motivo sufficiente per rendere interessante l'incontro.. Salgono numerosi i rosetani al Palafiera, e dal momento del loro ingresso (con gioiosa annessa manifestazione di stima nei confronti di "tutto il Palazzo"...) l'atmosfera si fa decisamente elettrizzante. Goliardici e spontanei scambi di effusioni e complimenti la fanno da padrone, e così sarà per tutto l'incontro.
Già, l'incontro. Diciamo "mezzo incontro", quello di Forlì... Come definire una partita che dura praticamente solo due quarti, giocati  neanche tanto bene, che presenta percentuali di tiro deprimenti, abulia totale ai rimbalzi e spesso zero incisività in attacco e in difesa?
Come spiegare ai giovani virgulti del basket seduti sulle gradinate che la zona esiste e, se te la schiaffano sotto al naso bisogna (bisogna!) saperla attaccare? Come analizzare il rientro dall'intervallo a metà di una Unieuro che sembra in trance, inchiodata a quei maledettissimi 36 punti per 7 minuti, 7 lunghissimi minuti di delirio offensivo e difensivo, visto che gli avversari, nel frattempo ne segnano 19...?
E' dura, durissima. Una figuraccia così ha qualcosa di epocale e inquietante.  Qualche numero? 5 su 17 da 3, 18 su 43 da 2 (orrore...) e 32 rimbalzi contro i 46 degli Squali. Sono già cifre poco edificanti di per sé, ma che comunque non raccontano integralmente l'impotenza e il disastro accumulato per gran parte dell'incontro. Se escludiamo il secondo quarto, giocato da Forlì in maniera perlomeno intensa e positiva prima dell'apocalisse successiva, il resto è poca, poca cosa, considerando che la punta di diamante rosetana Smith si è deciso a giocare solo da metà in poi.
Le domande e le perplessità dei tifosi sono tante, ma qualunque siano le risposte resta il fatto che il PalaFiera non deve assolutamente diventare terra di conquista, non possiamo permetterlo.
Domenica prossima, intanto, si va a Trieste, e ci vorrà la miglior Unieuro per scardinare l'Alma, squadra tosta con due buonissimi Usa più Pecile, che ieri ha affondato di misura la corazzata Ravenna e ci aspetta per concludere la demolizione delle squadre romagnole: Forlì come la Fenice, è ora di risorgere dalle proprie ceneri...

Anna Mazzotti

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