Volley: ITALIA-AUSTRALIA 3-1 (25-19, 25-17, 20-25, 25-21)
ITALIA: Sottile 4, Zaytsev 21, Maruotti 12, Antonov 4, Candellaro 11, Cester 11, Balaso (L). Botto 4, Fedrizzi, Anzani, Giannelli. Ne: Piano. All: Blengini
AUSTRALIA: Staples 4, Guymer 6, Carroll 18, Sanderson 5, Mote 10, Sukochev 1, Perry (L). Bell 1, Zingel 4, Walker 4, Edgar, Borgeaud (L), Roberts 4, Passier, All: Santilli
Arbitri: Pozzato, Giglio
Durata Set: 24’, 19’, 23’, 25’
Italia: a 2 bs 18 mv 14 et 25
Australia: a 3 bs 18 mv 8 et 28
Cavalese. L’Italia s’impone 3-1 (25-19, 25-17, 20-25, 25-21) nella seconda gara amichevole contro l’Australia e conclude così questo suo secondo collegiale con un bilancio di una vittoria e una sconfitta contro gli uomini di Santilli.
Blengini ha cambiato qualcosa nella formazione di partenza rispetto a ieri inserendo Sottile in palleggio, Zaytsev opposto, Cester al centro assieme a Candellaro e ancora Antonov e Maruotti di banda con Balaso libero. Gli Azzurri sono apparsi in crescita rispetto a ieri mostrando una maggiore fluidità di gioco con Sottile che in cabina di regia ha sfruttato bene il gioco dal centro. Decisamente migliorato anche il rendimento a muro con gli Azzurri che hanno chiuso la gara con 14 punti nel fondamentale rispetto agli 8 degli avversari. La squadra ha chiuso con il 55% in attacco trovando in Zaytsev un terminale offensivo fondamentale grazie ai suoi 21 punti e il 59%.
Buone anche le prove anche di Candellaro e Cester (11 punti per entrambi) apparsi in crescita come del resto tutta la squadra.
Vinti agevolmente i primi due parziali, gli uomini di Blengini hanno conosciuto una fase di appannamento concedendo agli avversari la vittoria del terzo set che ha parzialmente riaperto la gara.
Nel quarto però Zaytsev e compagni hanno condotto nuovamente con una certa costanza (16-11, 17-12, 20-17) fino alla conclusione sul 25-21 grazie a un muro di Maruotti.
Questa sera il rompete le righe, il gruppo tornerà a radunarsi la sera di sabato 21.
Blengini: “Queste sono partite che a noi servono per trovare la giusta identità di gioco e per mettere in campo i giocatori che hanno lavorato di più in palestra. Personalmente ho bisogno di valutare i movimenti e le risposte dei ragazzi sul campo, in questo momento il risultato mi interessa poco”.
Ufficio Stampa
foto Zimbio.com
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