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mercoledì 18 maggio 2016

FO - Basket, Unieuro: La voce dei tifosi di Anna Mazzotti

Unieuro Pallacanestro Forlì 2.015: 17 maggio 2016, PalaFiera Forlì. Gara 2 semifinale playoffs serie B. Unieuro 72-Gessi Valsesia 61.

"Al mio segnale scatenate l'inferno." Massimo (Valerio) Decimo Meridio (Marsili)


Martedì 17, atto secondo. Si gioca in'altra fetta della torta dei playoffs, e la si gioca di nuovo a Forlì.
C'è attesa, ma non certo spensierata, dopo la figuraccia domenicale che ci ha visti soccombere malamente alle Aquile Vercellesi, le quali, viste anche le feroci polemiche e gli strascichi pesanti della partita di due giorni fa, pensavano forse di poter ripetere il colpaccio e portarsi su un agghiacciante 0-2.
A onor del vero c'è da dire che, esattamente a metà partita, qualche (lugubre) sensazione si fa strada anche negli animi dei 1700 tifosi forlivesi.
Primi due quarti da depressione cosmica collettiva, squadra in bambola come fosse la continuazione della partita appena persa : brutta difesa, palle perse, attacco ripetitivo ed insufficiente, con errori raccapriccianti e mollezza infinita.
Un vero orrore. E le facce della gente biancorossa all'intervallo parlano in silenzio, mentre i fantastici 5 che hanno Gessi nel cuore gongolano oltre misura, accarezzando il sogno. Ma la pausa porta consiglio (e magari qualche sfuriata a dovere...) e con l'inizio del secondo tempo è subito lampante che la musica è cambiata.
Michele "Hurricane" Ferri decide che sì, lui ne ha avuto abbastanza di quella porcheria, e da quel momento tutto fila liscio che è un piacere. Si comincia a segnare, a difendere, a capirci molto più di qualcosa e i risultati si vedono: il terzo quarto schiaffa lì un 25-8 e per gli aquilotti si fa subito sera.   Diciannove punti per il nostro numero 10, che fa anche girare l'orologio Unieuro alla perfezione, lasciando le briciole agli attoniti arancioneri. Che dovranno poi anche vedersela con un Marsili pronto a tutto, a darle e a prenderle, a cadere e a rialzarsi, come un vero guerriero!
L'ultimo quarto è fatto di nervosismo, battibecchi clamorosi fra il sempre ottimo giovane Paolin e la celebre e temibilissima prima fila del parterre, che ha ben altre battaglie vittoriose da annoverare e al primo segnale di risposta dell'incauto ragazzo lo benedice senza pietà...
Siamo al sipario, 72 - 61, 1 a 1 e palla al centro.  Adesso doppio turno a Borgosesia, a confermare quanto di buono si è visto nella seconda metà dell'incontro. Piacenza e Cento impattano quindi anche per loro si allunga. E mantenere la concentrazione recuperando il miglior Pignatti ma soprattutto Pederzini, ancora nebbioso nel gioco e nell'energia, diventa fondamentale per proseguire la navigazione verso acque più calme e trasparenti...

Anna Mazzotti


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