Unieuro Pallacanestro Forlì 2.015: E finalmente il tortuoso pre-partita – ribollente sequenza di disservizi, figure più o meno barbine, interventi prefettizi, grottesche ipotesi di complotto, sindaci in campagna elettorale permanente, chi più ne ha più ne metta – ebbe fine.
E’ tempo di basket, e chissà che la “palla a due” (alzata alle 21:00 al Palafiera dai signori Santilli di Recanati e Guarino di Campobasso) non rimetta il canestro al centro della scena. Per metter in palio, in 5 gare, Montecatini: competono i due clubs che maggiormente hanno investito in questa stagione sportiva; pertanto, sullo 0-0, un salomonico e vagamente distensivo plauso andrebbe fatto a chi ha allestito roster costruiti per “andare fino in fondo” e che fino in fondo, con le buone o con le cattive, sono arrivati.
Sfida innanzitutto tra Garelli e Giordani, i due allenatori: rustici, schietti, con un pedigree di successi e un legame non indifferente con Forlì; Gigi non ci è nato ma ci vive da vent’anni, “Lupo” da ragazzo partiva dalla sua Cervia per venire al Villa Romiti a tifare JollyColombani. Ma se tra gli allenatori non mancano i punti di contatto, Unieuro e Tramec sono due “bestie” notevolmente diverse l’una dall’altra. Forlì è squadra “quadrata”, che tendenzialmente non sbraga, farcita di gente con esperienza. Cento è decisamente più up&down, talvolta da pura psicanalisi, compagine – per dire – capace in Gara1 di semifinale a Piacenza di chiudere il primo tempo sul +20, salvo poi perdere di 30.
Con le rispettive cabine di regie affidate ai lupi di mare Ferri e Caroldi, partita che potrebbe decidersi sugli esterni. Dove se Vico e Contento (più completo il primo, realizzatore furibondo il secondo) sono i due centravanti di sfondamento, mentre Maggio e Demartini due teoriche variabili, la Pallacanestro 2.015 se la gioca con la tecnica, mentre la Benedetto XIV schiera un plotone di muscolari pazzeschi (Brighi, D’Alessandro e Fontecchio). Palla sotto a più non posso su entrambi i fronti: i perni e gli uncini di Rotondo opposti ai muscoli robotici di un Benfatto pronto a sfidare la bolgia del Palafiera. Il primo che fa 3 falli condiziona la partita nel verso opposto, o comunque rende prioritario che i mezzi lunghi, nel caso di Forlì Arrigoni e Pignatti, si calino bene nella parte.
Ma in una cornice delle grandi occasioni, che racchiude le due tifoserie più scatenate delle 16, almeno quanto i disegni sulla lavagnette e le sedute di video, conteranno motivazioni, stimoli e “testa”. Quando la vista si offusca e i muscoli vanno in acido lattico, si vince “di quello”. Vediamo chi ne ha di più.
Pallacanestroforli2015
foto Facebook.com/Pallacanestroforli2015

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lunedì 30 maggio 2016
FO - Basket, Unieuro: e venne il giorno della partita
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