Crabs Rimini: Prosegue la striscia negativa con la sconfitta nella partita più attesa dell’anno, ci poteva stare e c’è stata, Gli altri sono stati bravi a sfruttare le loro migliori caratteristiche e noi ci abbiamo messo l’intensità necessaria pagando in precisione al tiro.
Non possiamo dimenticare di avercela messa tutta per compensare il divario fisico lavorando meglio a contrastare il tiro dalla distanza, dove eravamo deficitarii nelle precedenti uscite, ma abbiamo concesso troppo da vicino e siamo lì a fare i conti con una rimonta bruciata dalla coppia arbitrale che ci ha tolto un 2+1 che avrebbe riaperto la partita portandoci a -3 con parecchi minuti sul cronometro per provarci una volta di più. Ora basta, guardando la classifica siamo fuori dalla zona playoff ma di poco, vale a dire, parafrasando Lorenzo Panzini: la strada è lunga ed in salita, possiamo solo pedalare. Il “bicchiere tutto vuoto” è ancora tutto nel bottino di soli 65 punti realizzati che, secondo il mio personale tormentone, è l’unità di misura delle partite perse. Solo l’obiettivo di riempire il Flaminio è stato centrato in pieno, con buona pace delle casse di NTS CRABS.
Individualmente ho visto i nostri ragazzi così:
DANIEL PEREZ: 29:34 minuti in campo con 3/6 da 2 e 1/7 da 3 senza ottenere tiri liberi, catturando 5 rimbalzi (di cui 4 in attacco) servendo 4 assist con 2 perse per 9 punti totali. Dopo alcune prestazioni incolori ce l’la messa tutta impegnandosi a tutto campo litigando con l’anello dalla lunga distanza. Bicchiere mezzo pieno in fiducia perché almeno ha avuto coraggio.
DAVIDE MELUZZI: è rimasto in campo 12:20 realizzando 1/1 da 2 e 0/2 da 3, catturando un rimbalzo, recuperando un pallone e servendo un assist. 2 punti totali con diligenza. Bicchiere mezzo vuoto perché si vedeva lontano un miglio che era molto intimorito.
LORENZO PANZINI: 34:14 in campo, nessuno più di lui, ha subito 4 falli segnando 2/5 da 2 e 2/4 da 3, con 4/6 ai liberi ha preso 4 rimbalzi, 1 perse e 3 assist per 14 punti totali. Tranne un paio di passaggi a vuoto ed alcune giocate troppo individuali ma giuste è il leader indiscusso. Bicchiere tutto pieno senza ombra di dubbio.
FEDERICO TASSINARI: 33:07 in campo per il capitano che riscatta immediatamente la battuta d’arresto di Oleggio. 12 punti con 3/7 da 2 e 2/5 da 3 e 7 rimbalzi, non trova tiri liberi e colleziona 2 perse; Bicchiere tutto pieno anche per lui applaudito anche dal suo ex pubblico avversario.
ADRIAN CHIERA: 18:45 in campo, con 1/4 da 2 e 0/3 da 3 oltre a 2/2 a liberi. Prende 2 rimbalzi offensivi servendo 1 assist. In difficoltà in difesa fa molta fatica anche in attacco tra avversari troppo robusti, poi è anche sfortunato dalla distanza, segna 4 punti e bicchiere mezzo vuoto.
ASEN POPOV: non è entrato in campo.
AMAR BALIC: solo un’apparizione da 1:10 con 1/1 da sotto preso con coraggio poi impatta pesantemente in un avversario commettendo sfondamento e sparisce in panchina. Non giudicabile.
FRANCESC FOIERA: scarso minutaggio per le sue abitudini, 18:26 in campo con 3/5 da 2 e 1/1 da 3 e 2/4 ai liberi. Subisce 4 falli uscendo anzitempo per cinque. Porta a casa 5 rimbalzi con 1 persa ed 1 assist. 11 punti totali con l’intensità di sempre e molti contrasti con la coppia arbitrale. Bicchiere tutto pieno perché è un fattore anche quando gioca poco.
STEFANO CROTTA: in campo per 21:34 Chiude con 6 punti dati da un 3/7 da 2 e 4 rimbalzi senza ottenere liberi, ha un breve e buon passaggio positivo poi tona nella “normalità”; pesano 4 perse non compensabili con 2 recuperi ed 1 assist. Bicchiere mezzo vuoto per le incertezze.
RICCARDO ROMANO: 30:50 minuti in campo. Realizza solo 5 punti tirando con 1/2 da 2 e 1/7 da 3 senza ottenere liberi pur subendo 7 falli. Con 6 rimbalzi, 1 persa e 2 assist si batte da par suo contro ogni avversario ma il nemico imbattibile resta il ferro che si rifiuta spesso e volentieri. Per l’umiltà, l’impegno e l’esempio che mette a disposizione in campo bicchiere tutto pieno tutta la vita.
GEORGI MLADENOV: se l’è cavata meglio di altre volte ottenendo l’impegno necessario dai suoi coi quali dovrà lavorare molto sulla tenuta difensiva, ha avuto meno bisogno della girandola di cambi alla quale ci ha abituato e la “cura” negli spogliatoi a metà gara ha funzionato, molti ce l’hanno con lui, personalmente vedo problemi altrove. Bicchiere mezzo vuoto perché non ha vinto.
Daniele Bacchi
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