Santarcangelo Calcio: Nel pomeriggio odierno nella sala stampa del Mazzola sono stati presentati i nuovi acquisti del Santarcangelo. L’ultimo colpo del direttore sportivo Oberdan Melini e del coordinatore tecnico Paolo Bravo si chiama Antonio Romano, centrocampista classe ’96 arrivato proprio stamane in prestito dal Napoli.
Romano che va ad aggiungersi ai vari Dario Venitucci, Mirko Drudi (assente alla conferenza stampa a causa di alcuni accertamenti alla schiena a cui si è sottoposto oggi pomeriggio) e Alessandro De Vena, i quali hanno sottoscritto tutti e tre un contratto biennale, Nicola Sambo, giunto a titolo temporaneo dallo Spezia, Davide Petermann, in prestito dal Palermo e Carlo Ilari, il quale ha firmato un contratto di un anno.
A fare gli onori di casa Melini. “Con gli arrivi dei vari Romano, Petermann, Ilari e Venitucci possiamo affermare che l’organico per la prossima stagione è stato rinnovato e, per certi versi, ringiovanito. Una squadra che si presenta come il giusto mix di esperienza, corsa e tecnica. Venitucci in questo senso è la perfetta sintesi. Anche quest’anno partiamo per vincere il nostro scudetto, che è la salvezza, consapevoli di potercela giocare con tutti”. Sul centrocampo gialloblù. “Coniuga fisicità, geometria e tecnica. Ora qui abbiamo Ilari, Petermann, Venitucci e Romano, però non dimentichiamoci l’infortunato Yabrè, Mordini e il ’98 Tourè, che sta stupendo tutti in queste amichevoli”. Su Petermann e Romano. “Petermann l’abbiamo inseguito invano pure la passata stagione, il suo arrivo ha fatto sì che si creassero i presupposti per la rescissione di Taugourdeau. Di Romano invece posso dirvi che ha fatto parte della lista della Champions League, a dimostrazione della considerazione che al Napoli avevano di lui”. Su Venitucci. “Dario è stato un colpo a sorpresa, il suo pedigree ne testimonia l’importanza. Siamo molto felici che sia qui con noi”.
Poi ha ceduto la parola allo stesso centrocampista classe ’87. “Ho svolto tutta la trafila delle giovanili nella Juventus, facendo qualche apparizione in prima squadra con Deschamps in serie B. Poi ho fatto altri 3 anni in cadetteria, prima di scendere in Lega Pro”. Sul suo ruolo. “Sono partito come centrocampista centrale, poi ho ricoperto anche altri ruoli, come l’esterno d’attacco nei 3 davanti. Però è la trequarti la mia posizione preferita. Mi piace giocare più per gli attaccanti che per fare direttamente gol, tecnicamente me la cavo, mentre fisicamente mi ritengo un po’ scarso”. Sulla sua carriera. “Ognuno ha ciò che si merita. Le premesse erano altre, ma sono contento di ciò che ho raccolto”.
Dopo Venitucci, ha parlato un altro centrocampista, l’ex Catanzaro Ilari. “Ho trovato un ambiente tranquillo e positivo – ha esordito la mezzala del ’91 – la società sta operando bene sul mercato, ora sta a noi fare una bella stagione”. Sulle sue caratteristiche. “Il passato torneo in Calabria ho giocato da esterno, prima punta e trequarti, ma il mio ruolo è la mezzala, posizione in cui mi sta utilizzando il mister. Cerco di abbinare la fase difensiva a quella offensiva: mi piace inserirmi, però devo migliorare sotto porta”.
A seguire l’attaccante classe ’92 Alessandro De Vena. “Mi sono subito integrato bene col gruppo, mi sembrano ci siano tutti i presupposti per centrare la salvezza. Il mio obiettivo personale? All’Aversa Normanna ho siglato 12 reti, in questo 2015-’16 voglio arrivare almeno a 15”. Sull’intesa con Guidone, suo compagno di reparto. “Stiamo facendo bene assieme: a me piace andare incontro, anche se poi posso pure attaccare la profondità”.
In un secondo momento è intervenuto pure Antonio Romano. “Sono sempre stato nel vivaio del Napoli, questo è il mio primo anno di Lega Pro. Sono molto emozionato”. Sulla sua esperienza partenopea e sul ritiro con la prima squadra. “Qualcosa di indescrivibile militare nella prima squadra della mia città, da quei calciatori si può solo che imparare. Chi mi ha impressionato di più? Il capitano Marek Hamsik”.
Successivamente è stata la volta di Petermann. “Agisco principalmente davanti la difesa, nonostante nell’ultima annata abbia provato anche a fare l’interno. Il mio obiettivo è mettermi in mostra il più possibile per poter tornare un domani al Palermo”.
A chiudere la conferenza stampa Sambo, portiere nato nel 1995. “Problemi col Santarcangelo? Assolutamente no, si doveva capire quale poteva essere la situazione migliore per me. Alla fine col mio procuratore ho deciso di venire qua. Sono arrivato ad un giorno dalla fine del ritiro, eppure si è subito instaurato un buon rapporto con Nardi”. Sugli obiettivi stagionali. “Fare del mio meglio per giocare, crescere e aiutare il Santarcangelo a conquistare la salvezza. Che portiere sono? Mi definisco un tipo dinamico, che punta soprattutto sulla forza”.
Ufficio Stampa
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