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martedì 4 agosto 2015

ESCLUSIVA - FO - Calcio, il Forlì pronto a dare battaglia: chiede che venga riscritta la classifica 2014-2015. Si affida al numero uno del diritto sportivo

Forlì Fc: L'avvocato Enrico Crocetti Bernardi, del Foro di Ravenna, è uno dei massimi esperti italiani di diritto sportivo. Tante le cause da lui guidate. Ad esempio fu lui a regalare, alle porte della stagione 2009-2010, la serie A1 di pallavolo alla Volley Forlì quando dopo la retrocessione in A2 venne esclusa dal ripescaggio pur avendone pieno diritto.
L'avvocato Crocetti non si fermò ed arrivò fino al Tar, il Tribunale Amministrativo Regionale.


Ora è il Forlì Fc ad affidarsi alla sua esperienza. Il motivo? Ottenere giustizia, ovvero vedere la classifica del girone B di LegaPro 2014-2015 riscritta.
L'avvocato Crocetti sta seguendo lo scandalo di illecito e frode sportiva riguardante il cosidetto filone di indagine della Procura di Catanzaro che ha portato al deferimento di Teramo, L'Aquila e Savona. Il Forlì interverrà nel procedimento davanti al Tribunale Disciplinare per ottenere giustizia ed un posto in LegaPro 2015-2016.
Per intenderci, il Teramo è stato deferito per responsabilità diretta, oggettiva e presunta, il Savona per responsabilità oggettiva e diretta mentre L'Aquila per resposabilità oggettiva reato per il quale, è bene ricordare, è prevista anche la retrocessione. O meglio, la retrocessione all'ultimo posto in classifica e, di conseguenza, l'addio alla categoria di appartenenza.
L'Aquila è stato deferito per responsabilità oggettiva, stessa motivazione per il deferimento dei dirigenti con l'aggravante di aver alterato gara e classifica. Ma non solo: per loro c'è anche la pluralità di illeciti, ben 22 i risultati alterati, commessi dai loro tesserati: sono previsti due punti di penalizzazione per ogni alterazione, fate voi i calcoli. In ogni caso, gli abruzzesi finirebbero all'ultimo posto in classifica nella stagione 2014-2015 e, dunque, retrocessi in serie D.
Nelle ultime settimane c'è stato il caso del Matera, società alla quale è stata comminata una sanzione da scontare nel campionato 2015-2016 ma il diritto sportivo dice che la sanzione deve essere afflittiva, ovvero da scontare nella stagione conclusa da pochi mesi.
Esemplare il caso della Nocerina: condannata per responsabilità oggettiva, l'unica sanzione applicabile fu quella che prevedeva l'esclusione dal campionato come puntualmente accaduto.
I tempi? Il 12 agosto a Roma si terrà il processo diviso in due tronconi: la mattina si discuterà dei casi del Savona, del Teramo e de L'Aquila per responsabilità diretta, mentre nel pomeriggio spazio ai casi per responsabilità oggettiva con un gran numero di squadre, tra cui anche il Santarcangelo e ancora L'Aquila. Martedì prossimo dunque spazio al primo grado di giudizio al Tribunale Federale Nazionale, poi eventualmente le società si potrebbero presentare davanti alla Corte di Appello Federale ed infine al Consiglio  di Garanzia del Coni.
"Ovviamente al momento posso solo intuire cosa potrebbe accadere - afferma l'avvocato Crocetti -, ma chiederò di partecipare al dibattimento. Quando sarò ammesso - spiega - chiederò gli atti di inchiesta. Scenari? Se il Teramo ed il Savona venissero condannati per responsabilità diretta - aggiunge l'avvocato Crocetti - dovranno retrocedere quanto meno in serie D".
Nel frattempo la LegaPro si è in qualche modo tutelata, decretando i criteri per il ripescaggio: ne potrà usufruire la società sconfitta ai playout con la miglior posizione in classifica nella regular season: per la classifica avulsa toccherebbe al Gubbio tornare in LegaPro, la seconda avente diritto sarebbe invece il Forlì. Ma la società di viale Roma non chiede il ripescaggio né la riammissione bensì che la classifica del campionato 2014-2015 venga rifatta: in parole povere si tratterebbe di una sostituzione, non di un ripescaggio.
"Sono fiducioso del fatto che venga riscritta la classifica", conclude l'avvocato Crocetti. Il Forlì non è mai stato così vicino al ritorno in LegaPro: ora la palla, anzi, le carte, passano all'avvocato Crocetti e alla giustizia sportiva.

Simone Feroli

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