Tiro a volo: La Federazione Internazionale ha scelto Baku2015 per sperimentare una nuova specialità del tiro a volo e ora dovrà decidere se inserirla nel programma di Rio2016. San Marino grida "presente" e nella prima gara internazionale mista di trap si mette al collo una medaglia. Per la prima volta il trap diventa "a squadre", un tiratore e una tiratrice a difendere i colori del proprio paese, 50 piattelli a testa per accedere a una delle due semifinali alle quali prendono parte sei paesi. Dopo una semifinale di dieci piatelli due dei sei paesi vengono eliminati, gli altri proseguono per colpirne altri cinque.
Dalla classifica che ne deriva si determinano i due paesi che sparano per l'oro e l'argento e quelli che invece devono spareggiare per il bronzo. Più difficile da spiegare che da seguire. Tutto molto divertente e molto spettacolare, al termine dei primi 50 piattelli Manuel Mancini e Alesandra Perilli che il CT Luca Di Mari ha scelto per la nuova sfida sono sesti e quindi posso prendere parte alla semifinale. In pedana con i due biancazzurri ci sono i portacolori di Russia e Francia che nella fase di qualificazione avevano chiuso al primo e al secondo posto. Dopo i primi dieci piattelli è però la Francia a dover lasciare la competizione e San Marino è in testa davanti alla Russia. Negli ulteriori cinque colpi succede un mezzo patatrack con qualche errore di troppo e il sorpasso russo. La coppia Alipov-Tchak sparerà per l'oro contro la Slovacchia (Stefecekova/Varga), San Marino si mangia le mani ma può giocarsi il bronzo contro la Spagna. In pedana Manuel Mancini e Alessandra Perilli sembrano tranquilli ma la semifinale si chiude senza un vincitore con 23 piattelli spezzati da ciascuna squadra. Si va allo shoot off con un solo tiratore, Di Mari sceglie Mancini, il CT spagnolo Fernandez. L'iberico fallisce il primo colpo, Mancini no. E' bronzo, uno storico bronzo.
L'oro va alla Slovacchia che in finale strapazza la Russia. L'altra eliminata del primo turno, assieme alla Francia, è l'Italia di Jessica Rossi e Massimo Fabbrizi.
Manuel Mancini: "Ero arrabbiatissimo ieri dopo che avevo mancato la medaglia ed ero arrabbiatissimo poco fa dopo aver fallito l'accesso alla finale per l'oro. Non potevo sbagliare ancora e quando sono andato in pedana per lo spareggio contro lo spagnolo ho messo nel fucile tutta la mia rabbia. Non potevo tornare a casa senza medaglia, non potevo non portare qualcosa alle persone che sacrificano il loro tempo per darmi la possibilità di continuare a sparare. Sono felicissimo, vincere con Alessandra che è una campionessa unica e soprattutto una cara amica è ancora più bello. Non ho altre parole..."
Alessandra Perilli: "E' una medaglia pesantissima che arriva dopo un lungo periodo di lavoro e di sacrifici. Credo che tornare a casa con tre tiratori che hanno tutti una medaglia al collo sia incredibile, siamo un paesi minuscolo ma abbiamo battuto Francia, Spagna e Italia... Sono strafelice, in questi momenti è difficile pensare ad altro, voglio solo godermi la gioia che mi regala questo sport. L'ennesima medaglia, ora cominciamo a pensare a Rio..."
Ufficio Stampa
Leggi anche
Il forum di SportinRomagna: entra, crea discussioni e partecipa!
Nessun commento:
Posta un commento
Ci riserviamo il diritto di non approvare o di cancellare i commenti che:
contengono linguaggio volgare, attacchi personali di qualsiasi tipo o commenti offensivi rivolti a qualsiasi gruppo etnico, politico o religioso;
contengono spam o link a siti esterni; sono palesemente fuori tema; promuovono attività illegali;
promuovono specifici prodotti, servizi o organizzazioni politiche;
infrangono il diritto d'autore e fanno uso non autorizzato di marchi registrati.