Calcio: Si è celebrato ieri nella sala conferenze dello Stadio del Nuoto di Riccione il “matrimonio” tra la Sezione calcio della Polisportiva Comunale Riccione e l’Atalanta. La firma ufficiale sul contratto di affiliazione per la prossima stagione, ma pronto ad essere ampliato sul medio/lungo periodo, è stata posta dal presidente della Polisportiva Comunale Riccione, Giuseppe Solfrini e dal responsabile dell’attività di base dell’Atalanta Calcio, Stefano Bonaccorso, durante un incontro a cui ha partecipato l’assessore allo Sport del Comune di Riccione, Carlo Conti.
Insieme ai tecnici del settore giovanile della PolCom e ai massimi dirigenti di sezione Antonio Culicetto e Salvatore Micale, Bonaccorso ha spiegato le linee guida del progetto comune che tende alla crescita del settore giovanile riccionese attraverso un lavoro basato sulle indiscusse competenze dello staff atalantino.
“La bontà della scelta fatta due anni fa di avere una scuola calcio all’interno della Polisportiva si esplicita oggi con questo accordo che dimostra l’interesse di una delle società più importanti a livello di settore giovanile del panorama mondiale – spiega il presidente della Polisportiva Comunale Riccione, Giuseppe Solfrini -. La filosofia che adottiamo come Polisportiva in tutti gli sport è creare attività di interesse per i ragazzi e occasioni per stare in mezzo agi altri, stimolandoli a crescere con educazione e valori sani. Il calcio non fa eccezione: vogliamo insegnare ai nostri giovani a divertirsi stando bene insieme ed è grazie ai tecnici e ai dirigenti della Sezione calcio, che tutto il direttivo ringrazia, se oggi possiamo dire con orgoglio che il movimento è cresciuto in maniera esponenziale, dando un grande servizio alle famiglie. Ringrazio inoltre l’assessore allo Sport, che sta venendo incontro alle nostre esigenze”.
“Sono felice di essere stato invitato a questo incontro – sottolinea l’assessore comunale allo Sport, Carlo Conti – e lo sono ancor di più per questa collaborazione. Vengo dal mondo del calcio e so come lavora l’Atalanta: per noi come città è un grande onore poter collaborare con il primo vivaio d’Italia, l’ottavo nel mondo. Per i nostri giovani è una grande opportunità, un valore aggiunto per la crescita tecnica dei piccoli calciatori, ma soprattutto per la loro educazione, come si può vedere ad ogni torneo a cui partecipano i ragazzi dell’Atalanta o visitando il centro di Zigonia”.
“Sono all’interno del settore giovanile dell’Atalanta da 24 anni – si presenta Stefano Bonaccorso – , da 8 anni sono il responsabile dell’attività di base (6/12 anni) e coordino i rapporti di collaborazione sul territorio con le società gemellate, affiliate e con i centri di collaborazione. Non tanti per la verità, 20-25 su tutto il territorio nazionale: una scelta che tende alla qualità e non alla logica del business. L’Atalanta è la regina delle squadre “provinciali”, con 55 anni in serie A sui 108 di storia, ma soprattutto grazie al lavoro fatto negli ultimi 20 anni dalla gestione di Mino Favini, siamo diventati i primi in Italia e gli ottavi nel mondo a livello di settore giovanile. In questi anni sono ben 151 i professionisti usciti dal vivaio atalantino. Dunque possiamo dire senza essere presuntuosi che il nostro, come quello del Barcellona per guardare al top, sono esempi da seguire anche per le società dilettantistiche, che devono avere come obiettivo fare entrare i propri giovani nella prima squadra. Ma come si formano i giovani? Servono una struttura ideale, che qui a Riccione di certo non manca e investimenti. Ma sono gli operatori a fare davvero la differenza: allenatori, dirigenti e genitori. L’allenatore del futuro deve avere competenze su 4 livelli: tecniche, socio-relazionali, metodologiche e organizzative. E anche i dirigenti vanno formati, così come con i genitori va creata un’alleanza educativa. Il tutto con lo scopo di formare giovani calciatori ma soprattutto persone. Il nostro obiettivo con questa collaborazione con la Polisportiva Riccione è proprio questo: puntare sulla formazione, sia qui che a Bergamo, ma anche creare eventi comuni, partecipare con i nostri ragazzi a quelli organizzati qui e chiamare i vostri giovani atleti ai nostri appuntamenti, in modo da arricchire la loro esperienza. Faremo domeniche dedicate al calcio, con visite a Zigonia e allo stadio per le gare dell’Atalanta, ma anche gite culturali alla città medievale di Bergamo, perché la cultura è fondamentale per la crescita dei ragazzi quanto lo sport. Questi saranno i primi passi per conoscerci, programmando altre iniziative nel medio/lungo periodo. Dopo l’estate metteremo giù il calendario delle iniziative. Senza dimenticare che i tecnici sul territorio romagnolo diventeranno i nostri primi talent scout”.
Ufficio Stampa
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