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venerdì 8 maggio 2015

FO - Calcio, Firicano: "Forlì, finché c'è speranza io sono sul pezzo"

Forlì Fc: E' stata una settimana singolare per il Forlì. I biancorossi hanno dovuto mettere nel dimenticatoio il tonfo di San Marino ma anche e soprattutto mettere nel mirino il match di domani (ore 14,30) al "Tullo Morgagni" contro un Pisa costruito per salire in serie B e che invece si è ritrovato addirittura fuori dai playoff. Alla vigilia dell'ultima giornata di campionato - poi, eventualmente, spazio ai playoff -, è intervenuto come già accaduto mercoledì mister Aldo Firicano. Il quale non si è risparmiato davanti ai taccuini.

Mister, la sua è stata una settimana più da allenatore o da psicologo?
"Più che altro da psicologo. L'allenamento adesso incide poco e conta nulla. C'era da ricostruire la testa dei giocatori, aspetto fondamentale sia per domani che, eventualmente, per i playout".
E' stato un lavoro facile? 
"No, ma la mia esperienza personale da giocatore credo possa dare una mano. Con differenze, ma posso trasmettere quello che ho vissuto. Ho avuto risposte variegate: c'è chi ha paura e c'è chi è più sfrontato, difficile è mettere insieme 18 modi di pensare".
Si dice che nel post partita a San Marino ci siano stati problemi disciplinari con Cejas.
"Assolutamente no. Non perdiamo energie per queste cose, se il gruppo è concentrato non si vede da qualche screzio. Siamo stati bravi a creare grandi aspettative, siamo in linea con quanto mi ero prefissato al mio arrivo". 
Cosa pensa del Pisa?
"Non sono gli ultimi arrivati. Come qualità, domani non ci sarebbe partita. Ma abbiamo qualche possibilità perché è l'ultima partita. Non penso ad altro se non a come sconfiggerli".
Si aspettava un Pisa fuori dai giochi per la promozione in serie B?
"Mesi fa mi aspettavo quanto meno che fosse in lizza per i playoff, qualche settimana fa invece si era già intuito che rimanesse fuori. Questo però non cambia il fatto che a livello di organico i toscani hanno una rosa superiore alla nostra".
Che Forlì sarà quello di domani?
"Non sarà il Teramo ma nemmeno quello del primo tempo di San Marino, altrimenti sarebbe molto preoccupante".
Domani scenderà in campo la formazione migliore o quella schierata guardando ai possibili playout?
"Nessun cambio, perché domani la speranza di salvarci è concreta. Finché c'è speranza, io sono sul pezzo. Sarà la formazione migliore. Sul modulo potrei cambiare qualcosa. Cejas ancora dal primo minuto? Ancora non ho deciso, è a disposizione e può giocare".
Lei ha passato diverse stagioni con la maglia del Cagliari. Cosa pensa della retrocessione oramai imminente? 
"E' un dispiacere tremendo, dopo tanti anni questa è una retrocessione amara. Ci può stare perché quella rossoblu è una squadra di seconda fascia. Ora bisogna ripartire in fretta per tornare nella massima serie. Secondo me è stata sbagliata la scelta di Zeman, come tipo di allenatore in quell'ambiente".
Tempo fa lei si autocandidò alla panchina degli isolani.
"Quando lasciai Cagliari mi ripromisi di ritornare in qualsiasi veste, ed ora che sono un allenatore  la candidatura è automantica. Provo affetto per la squadra, per l'ambiente e per la società".
Lei ha indossato anche la casacca della Fiorentina: dopo lo 0-3 dell'andata, quante probabilità hanno i viola di accedere alla finalissima di Europa League? 
"Pochissime, prossime allo zero, anche perché il Siviglia, in trasferta, è una squadra tosta, con ripartenze e contropiedi micidiali come si è visto. Peccato, perché quando si arriva in semifinale c'è voglia di arrivare in fondo. In questo momento alla Fiorentina mancano condizione e convinzioni, e la condizione fa la differenza come si è visto all'andata nel secondo tempo. Conosco l'ambiente, vivo là e so quanto sarebbe stato importante arrivare in finale".
Proprio a Firenze lei si è incrociato con Stefano Pioli, allenatore della Lazio. Tra i capitolini, la Roma e il Napoli chi la spunterà nella corsa alla Champions League?
"Provo simpatia per Pioli e, di conseguenza, anche per la Lazio e penso che possa arrivare in Champions. La squadra è stata costruita con grande criterio. Inoltre i biancoazzurri hanno dimostrato di avere più continuità e di essere in buone condizioni. Infine non hanno i problemi ambientali che ha la Roma, senza contare il vantaggio che hanno sul Napoli". 

Ricordiamo infine che domenica 10 maggio alle ore 15 la Berretti del Forlì ospiterà al Federale i pari età del Milan. 

Simone Feroli
foto SportinRomagna

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