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mercoledì 11 marzo 2015

FO - Calcio, ecco Firicano: "Forlì una scommessa, possiamo farcela"

Forlì Fc: Aldo Firicano è pronto per affrontare l'avventura sulla panchina del Forlì. L'ex allenatore della Pergolettese è stato presentato questa mattina: a lui il compito di guidare i biancorossi nel rush finale del campionato di LegaPro. Con dieci partite da giocare - e trenta punti a disposizione - Firicano vorrà portare il Forlì verso la salvezza.
Come è stato l'impatto con il Forlì?
"L'impatto è positivo, ma va tradotto in una crescita e in qualche risultato che ci porti possibilmente fuori dalla zona playout".
La squadra, causa la carenza di risultati, sembra timorosa.
"Bisogna cercare di togliere questo timore prima con qualche risultato e poi con le prestazioni. Il tempo è poco, le partite meno, la pressione sale e i punti sono di piombo".
Come potrà incidere il suo arrivo?
"Sull'impatto, sull'entusiasmo, sulla voglia di fare. E' assurdo pensare che in pochi giorni si possa cambiare tanto. Non si può fare tanta poesia: nel giro di quattro giorni avremo due partite fondamentali. A partire dalla Lucchese, che si sta tirando fuori dalla zona pericolante. Non siamo al 100 percento, l'obiettivo è di cercare di compensare con la buona volontà".
Ha avuto modo di vedere il Forlì all'opera: cosa manca a questa squadra?
"Con la Pistoiese è mancato solo il gol. Però contano solo i risultati. Non si può dire "ho perso 2-0 ma ho fatto una gran partita", non lo dirò".
Come ha trovato lo spogliatoio?
"Mogio, ma è normale che sia così. I ragazzi più esperti devono fare un po' da traino: i vari Docente, Drudi e Melandri, per senso di appartenenza, dovranno dare una mano a me e alla squadra per ottenere i risultati".
Per la prossima partita conta di recuperare qualcuno?
"Forse Capellini sarà convocato"
A sua disposizione ha solo dieci partite: lavorerà più sul campo o sulla testa dei giocatori?
"Si lavora bene sul campo se la testa è sgombra. Il tempo è poco per incidere sul campo. Ci sono difficoltà dato il periodo negativo perché non arrivano vittorie, ma il calcio cambia ogni domenica".
Perché ha accettato la proposta del Forlì?
"Perché fare l'allenatore è un mestiere che amo, mi piace trasmettere le mie idee di calcio. Ho la convinzione che questa squadra, nella sua posizione di classifica, possa fare bene. Con la rosa al completo sono sicuro che abbiamo le possibilità di uscire dalla zona playout. Una scommessa questo incarico? Le scommesse portano tanti rischi ma sono convinto che possiamo fare buone cose. A chi mi ispiro? Ho avuto allenatori come Trapattoni, Ranieri, Tabarez: tutte esperienze che mi hanno formato ma ognuno poi si fa il proprio bagaglio. Difesa a quattro? Si, per adesso si. Io comunque ho giocato sempre con questo assetto difensivo".



Simone Feroli

foto SportinRomagna

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