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giovedì 19 febbraio 2015

RA - Calcio, Ancelotti difende Sacchi: e scoppia la polemica

Arrigo Sacchi: La frase 'molti nemici, molto onore' pronunciata da Carlo Ancelotti per difendere Arrigo Sacchi, finito sotto il fuoco delle critiche per aver detto che nei vivai ci sono troppi giocatori di colore, ricorda un vecchio slogan fascista e sono bastati pochi minuti per scatenare sui social network una serie di polemiche. E ad esempio su twitter si va da chi afferma che quanto detto dal tecnico del Real Madrid ''sembra uno scherzo ma è tutto vero'' a chi ricorda come ''dopo la sparata razzista (di Sacchi, ndr) ecco un'ottima ciliegina fascista''.Ancelotti solidale con Sacchi, 'molti nemici, molto onore' - ''Saluto Arrigo, molti nemici molto onore. Lo abbraccio''. Poco dopo la vittoria sullo Schalke in Champions League, il tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti ha salutato in diretta su Mediaset il suo ex allenatore e maestro dimostrandosi solidale con l'ex Ct della Nazionale finito sotto il fuoco delle polemiche per le frasi sui troppi giocatori di colore nei vivai.

Razzismo: anche Blatter contro Sacchi, e c'è caso Chelsea - Una condanna secca, peggio di una brutta sconfitta sul campo, e un commento che lascia ben poco spazio alle interpretazioni: "shock" è il termine più gettonato oggi per commentare la gaffe di Arrigo Sacchi sulla presenza di giovani di colore e di stranieri nei settori giovanili dei club italiani. Lo usa anche il presidente della Fifa, Joseph Blatter, definendosi "scioccato dalle parole di Arrigo Sacchi", ma che si dice anche indignato per il caso di razzismo che ha coinvolto ieri sera a Parigi tifosi-teppisti del Chelsea. Ma l'ex ct degli Azzurri non ci sta: "Sono stupito di quello che è successo ma neanche troppo - il suo sfogo in serata negli studi di Mediaset -: so benissimo che in questo mondo il populismo è all'ordine del giorno. Sono 42 anni che sono nel calcio e non mi è stato mai detto di essere un razzista. E non credo di esserlo diventato ora che ho 68 anni. Ho allenato giocatori di colore. Evidentemente sono stato disattento, ho spiegato male quali erano i problemi attuali del calcio italiano e uno di questi è che c'è un'affluenza troppo massiccia di giocatori stranieri. Oggi in Italia parlare di colore fa scatenare tutti i moralisti e i perbenisti che magari devono mettersi a posto la coscienza. Io a certi personaggi non rispondo neanche. Io conosco la loro storia, la conosce tutto il mondo, come tutto il mondo conosce la mia. Mi spiace soltanto che in molti in questi giorni abbiano perso la memoria: se in 42 anni non mi sono fatto capire dovrò rimanerne in questo mondo altri 20 per farlo capire". A cominciare dal presidente della Fifa che in un tweet pubblicato di prima mattina aveva ricordato come "L'orgoglio e la dignità non sono legati al colore della pelle. Scioccato dai commenti di Arrigo Sacchi. Smettila". E 'scioccata' si è detta anche Fiona May, presidente della commissione della Figc per l'integrazione e la lotta al razzismo creata dal presidente Carlo Tavecchio ad agosto, dopo le ormai celebri frasi sui giocatori mangiabanane. "Sono rimasta scioccata, è una cosa che non bisogna dire, a maggior ragione se si è personaggi pubblici come lui - la bacchettata dell'ex campionessa del mondo di salto in lungo a Radio Capital - Me lo sarei aspettato da altri, ma non da lui. Il razzismo è molto più radicato nel calcio rispetto agli altri sport. Si vede di più, ma lo sapevo bene. Parliamoci chiaro, di razzisti ce ne sono tanti. E non soltanto in Italia". Ancora più incisivo il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone: "Sacchi ha detto una stronzata - il suo commento a 'Un giorno da Pecora' su Radio2 - Non sono d'accordo con le sue parole, è bello che in tutti i campionati del mondo ci sia una mobilità delle persone. Non è vero che in Italia ci sono troppi stranieri. Il calcio, per ora non è ben governato". L'ex ct ha cercato di chiarire il senso delle sue parole che hanno fatto il giro del mondo e gli hanno tirato addosso una montagna di critiche, dal sottosegretario Graziano Delrio a Mino Raiola, dall'europarlamentare Pd Cecile Kyenge al presidente dell'Aic, Damiano Tommasi ("al di là delle parole e dei toni, Sacchi ha sollevato un problema secondo me reale"), alla bandiera del calcio inglese Gary Lineker ieri pesantissimo nei confronti dell'ex tecnico del Milan ("Ci sono ancora troppi razzisti nel calcio italiano") e che per 'par condicio' è oggi entrato in tackle anche contro quei tifosi del Chelsea che ieri sera, nella metropolitana di Parigi, hanno impedito l'accesso ai vagoni di un uomo di colore. "Ho visto il video del deplorevole comportamento dei teppisti del Chelsea e i loro cori razzisti: nauseante, imbarazzante, idiota e vergognoso", il twitter al veleno dell'ex attaccante dei Tre Leoni. L'episodio di razzismo a cui si riferisce Lineker è stato rilanciato oggi dal britannico 'Guardian' che ha pubblicato un video amatoriale, girato ieri sera nella metro parigina, in cui si vedono alcuni ultras del Chelsea che impediscono a un uomo di colore di salire a bordo e lo apostrofano al grido "siamo razzisti, siamo razzisti e questo ci piace". "Condanno anche le azioni di un piccolo gruppo di tifosi del Chelsea, a Parigi. Non c'è posto per il razzismo nel calcio!", ha commentato Blatter.


Ansa.it
foto Soccertranslator.com

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