Magnani, se ne sono dette di tutti i colori. Cosa è successo?
"La Spal lo voleva, il giocatore è legato al Forlì ma a 26 anni aveva la prospettiva di due anni in più di contratto e di andare in una società come la Spal: loro il prossimo anno vorranno andare ai playoff mentre il Forlì lotterà per salvarsi. Per Melandri era un contratto importante, guadagnava di più fin da subito, di conseguenza...".
Lei, nei panni della dirigenza Forlì, lo avrebbe venduto?
"No, se sono il Forlì e mi voglio salvare mi tengo Melandri. Ha un contratto fino al 2016. La scorsa estate è rimasto perché lo voleva Menegatti. Adesso è rimasto perché non avevano alternative, ci sta che non lo cedono. Non ci sta che lo vogliano far passare per uno che vuole andare via. E' chiaro che ci sarebbe andato. Ma adesso si rimetterà a testa bassa a fare gol".
Come vede i biancorossi? Si salveranno?
"Sono sincero, li vedo malino. Organico alla mano il San Marino e la Pro Piacenza si sono rinforzate perché avevano le idee pur non avendo soldi. Spero che il Forlì si salvi. Anche perché un giocatore che ottiene la salvezza ha più mercato".
Divorzio in vista a fine campionato?
"Ne parlerò con la società, mi hanno contattato. Da qui a fine estate può succedere di tutto. Sicuramente ne parlerò con la società per sapere come comportarmi nel caso dovessero arrivare offerte per il giocatore".
Un'ultima domanda: cosa pensa della cifra chiesta dal Forlì per vendere Melandri?
"A parte Grassi - centomila euro per un giocatore di trentadue anni - tutti gli altri trasferimenti sono stati fatti con zero lire, prestiti e scambi".
Simone Feroli
foto SportinRomagna
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