Quattro chiacchiere con..

giovedì 15 gennaio 2015

FO - Calcio, esposto del Forlì a Coni e LegaPro

Forlì Fc: Quattro squadre di LegaPro ovvero Forlì, Aversa Normanna, Prato e Pavia hanno inviato un esposto a LegaPro e al Coni. Il tutto è partito alla fine del 2014 con la mancata approvazione del bilancio della terza serie.
Da qui, una serie di reazioni a catena che hanno portato le quattro squadre in questione ad impugnare carta e penna per chiarire la loro posizione.

Questo il testo:
Facciamo seguito all’esposto inviato in data 12 gennaio 2015 con il quale denunciavamo le irregolarità gestionali e la violazione dei principi di democrazia poste in essere dagli organi direttivi attualmente in carica della Lega Pro e la sostanziale inattività della F.I.G.C - si legge nella nota, inviataci dall'ufficio stampa del Prato e firmata dal presidente Paolo Toccafondi. - Dopo il comunicato stampa del C.O.N.I. del 13 u.s., con il quale si dava atto dei contatti intervenuti con la F.I.G.C e della assicurazione che sarebbe stata convocata una assemblea avente all’odg gli argomenti richiesti dalle società firmatarie di una apposita istanza, la Lega Pro ha emesso un comunicato.

La attuale dirigenza della Lega Pro, dunque, invece che dare assicurazioni circa il rispetto delle norme statutarie e degli inviti della FIGC, continua a rivendicare diritto ad agire arbitrariamente, senza il rispetto delle regole e delle indicazioni degli organi preposti.

A questa situazione di grave irregolarità si è aggiunta una iniziativa paradossale, da parte della attuale dirigenza della Lega Pro, che non si sa se qualificare comica o drammatica.

La dirigenza della Lega Pro, difatti, ha impugnato la delibera con cui le società avevano bocciato il bilancio. Al di là dei numerosi profili di inammissibilità, sia con riguardo ai principi della giustizia sportiva e sia con riguardo ai principi di diritto sostanziale, in questa sede merita sottolineare un aspetto.

La impugnativa si fonda, essenzialmente, su di un unico argomento: il voto contrario alla approvazione del bilancio sarebbe stato espresso non in ragione della non condivisibilità di bilancio, ma come manifestazione di sfiducia nei confronti della dirigenza che lo avrebbe redatto. È lo stesso atto della attuale dirigenza della Lega Pro che riconosce di non avere più la fiducia della maggioranza delle società.

Ciononostante continua a non convocare l’assemblea con all’ordine del giorno la revoca del presidente e del Consiglio direttivo in carica e a non dimettersi.

Anche questa impugnativa, dunque, si iscrive, proprio per la contraddizione che la caratterizza, in questo goffo ed arrogante tentativo di restare abbarbicati alla poltrona, a dispetto di tutto

Il problema è che questa condotta sta affossando nel ridicolo l’intero movimento calcistico, arrecandogli danni enormi ed irreversibili.

Di qui la non procrastinabilità di un intervento degli enti preposti, che riporti la Lega Pro alla normalità democratica".

Il comunicato al quale si fa riferimento, invece, è questo:

"La Lega Pro farà, come sua prassi consolidata, tutto quanto ritenuto utile e necessario, all'interno delle norme vigenti e nell'interesse esclusivo delle proprie società affiliate, per risolvere le problematiche create ad arte nelle ultime settimane e usate per strumentalizzare la situazione venutasi a creare dopo l'assemblea del 15 dicembre scorso".

Il tutto, però, è partito da una lettera spedita da Carlo Tavecchio a Mario Macalli, presidente della LegaPro:
"So che la questione Lega Pro ha una valenza di non poco conto. Alcune società mi hanno inviato comunicazione con cui si sono riservate di impugnare la delibera assembleare di mancata approvazione del bilancio. Fermo restando il percorso che qualsiasi società interessata potrà intraprendere per vedere tutelate le proprie posizioni nelle competenti sedi, in queste ore ho inviato una lettera al presidente Macalli chiedendo la trasmissione entro 10 giorni degli atti, nonché una relazione informativa su quanto avvenuto, per i necessari approfondimenti di competenza della federazione. Nella medesima nota la Figc si è riservata ogni provvedimento all’esito dei citati approfondimenti e se necessario convocherà un nuovo consiglio federale".


 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento

Ci riserviamo il diritto di non approvare o di cancellare i commenti che:
contengono linguaggio volgare, attacchi personali di qualsiasi tipo o commenti offensivi rivolti a qualsiasi gruppo etnico, politico o religioso;
contengono spam o link a siti esterni; sono palesemente fuori tema; promuovono attività illegali;
promuovono specifici prodotti, servizi o organizzazioni politiche;
infrangono il diritto d'autore e fanno uso non autorizzato di marchi registrati.