FulgorLibertas: Stessa sala, scopo, però, ben diverso. Il "Salone Santa Caterina", infatti, una quindicina di anni fa aveva segnato la ‘morte’ della Libertas Forlì, mentre proprio da qui, al giorno d’oggi, parte la marcia di giustizia dei tifosi della Fulgor Libertas Forlì dopo le disastrose vicissitudini societarie delle ultime settimane. Nella serata di oggi, infatti, è nato ufficialmente il "Comitato tutela abbonati Fulgor Libertas", che nelle prossime settimane, proprio a nome degli abbonati forlivesi, porterà avanti il proprio progetto di far emergere quanto di ‘oscuro’ nascosto agli occhi di tutti i forlivesi. Passando, dunque, dalle parole ai fatti sporgendo una querela alle autorità giudiziarie. "Nei prossimi giorni raccoglieremo tutti i documenti a nostra disposizione per poi rivolgerci alla Magistratura - spiega l’avvocato Andrea Romagnoli, che collabora alla vicenda del comitato esclusivamente ‘pro bono’ -. Non avvieremo sicuramente alcun tipo di class action, come ipotizzato dagli organi di stampa negli scorsi giorni, visto che attualmente per gli abbonati non è ipotizzabile alcun tipo di azione civilistica in tal direzione. Quanto commesso da Boccio, ad ogni modo, ha tutti gli estremi per venire considerata una truffa vera e propria verso tutti i tifosi forlivesi. Voglio sottolineare, ad ogni modo, che non posso assolutamente prevedere un fine positivo o meno di tale querela, visto che non è presente alcun precedente di tale tipo a livello sportivo".
Gli abbonati che vorranno aderire all’iniziativa, dunque, potranno contattare Christian Battistini o Lucia Bongarone tramite la pagina Facebook "Comitato tutela abbonati Fulgor Libertas" oppure tramite la mail comitatotutelabbonatifl@gmail.com (sarà necessario indicare nome, cognome, residenza, numero abbonamento, tipologia di abbonamento).
foto Sportromagna.blogspot.it
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