A ciò faceva seguito la notizia che, a causa di dissapori con la società, Abbott, Becirovic e Zizic non avrebbero giocato contro l'Assigeco Casalpusterlengo.
C'erano tutti i presupposti per una tragica domenica di passione, con una sconfitta quasi annunciata sul campo e malumori, contestazioni e chissà quant'altro fra il pubblico. Ed invece capita. Capita, a volte, che 5-giocatori-5 (più altrettanti ragazzi delle giovanili) decidano che SI, gli stipendi non arrivano, la situazione societaria è quella che è ed il futuro ha un amaro, pessimo sapore ma NO, loro non ci stanno, e fanno vedere a tutti - compreso colui che ha pensato bene di palesarsi all'inizio del secondo quarto e assumere un'aria stupefatta ai fischi che gli sono volati addosso - di che cosa sono fatti. Di cuore, tanto, di grinta, tanta e di tanta passione per questo sport, ma soprattutto di tanta dignità. E la partita è stata portata a casa, vinta, anzi dominata perfino. E quando i tifosi si sono chiesti con ansia cosa sarebbe successo nel momento in cui Finelli, nella necessità di un cambio, si fosse voltato verso la panchina e avesse visto dei ragazzini senza esperienza, è capitato che chi si è alzato per entrare ha fatto la sua parte ed ha comunque lasciato un buon segno. Tutta la squadra ha deciso che questa domenica di novembre doveva rimanere nei loro e nei nostri ricordi come la giornata dei "cavalieri che fecero l'impresa". Per la cronaca, 74-70 è il risultato finale: ma sarebbe riduttivo e ingiusto farne una questione di freddi numeri.
Adesso è arrivato il momento di parlare chiaro, se la proprietà intende continuare questo assurdo tira e molla fatto di bugie, approssimazione e scadenze prorogate all'infinito dovrà rendersi conto che ha a che fare con un movimento, una città che possiede dignità e una passione che nessuno può aggirare o scavalcare: e questa brutta situazione ha se non altro avuto il merito di compattare i tifosi, stretti attorno alla squadra nel fronteggiare chi ha il dovere di scegliere fra l'agire finalmente con chiarezza, tempestività e trasparenza o semplicemente andarsene altrove.
Anna Mazzotti
La protesta civile dei tifosi
foto Sportromagna.blogspot.it
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