CE - Basket, il Cesena cade in casa con Faenza

Cesena Basket 2005: Cesena Bk 2005 vs Basket ’95 Faenza  43 – 68  (8 – 8, 19 – 27, 22 – 44)
Cesena Basket 2005: Defrancecsco M. 4, Cacchi 2, Defrancesco L. , Senni F. 10, Martini 2, Vittori 6, Babbini 10, Testa 5 , Grassi, Mordenti 2, Valdinosi 2.
All. Senni P.
Tiri liberi 6/8
Basket 95 Faenza: Santandrea 4, Dal Monte, Campanili 2,Romboli 10, Flauret, Troni 16, Cerini 2, Saporì 16, Catani, Bombardini 4, Rosti 5.
All. Vespignani Tiri liberi 6/8
Arbitri: Ugolini di Forlì e Medici di Cesena

Prestazione tutta da dimenticare (o al contrario da analizzare e su cui riflettere) quella di giovedì sera contro Faenza, nella serata in cui appaiono in anteprima al Palaippo tutte le streghe pronte a rivelarsi la notte successiva in occasione della festa di Hallowen. Le indubbie difficoltà di formazione causate dall’assenza di Romano e dalle precarie condizioni di Filo Senni, non giustificano la quasi totale assenza di adrenalina che si è vista in campo, in un torpore generale per lunghi tratti diretta conseguenza dell’atteggiamento quasi rinunciatario espresso  dalla squadra, in una gara che invece poteva e doveva dare un segnale di crescita e di continuità dopo il successo esterno di San Marino. Dopo un primo quarto soporifero ed equamente modesto per entrambe le contendenti, Faenza innesta le marce alte, prende fiducia e si mette  a correre, infilando con apparente facilità una difesa molle e remissiva. Si arriva con pochi sussulti ad un divario che supera la doppia cifra, ma sono gli 8 punti nel quarto di Babbini (con tripla a fil di sirena) a tenere il risultato ancora incerto, con la speranza che nel secondo tempo qualcosa possa cambiare.  Il cambiamento sperato purtroppo non arriva e Faenza prende il largo arrivando alle 20 lunghezze di vantaggio, incassando  la miseria di 3 punti da un attacco che gira desolatamente a vuoto. Se non fosse che i buoi sono già scappati, l’ultimo quarto sarebbe anche godibile (niente a che vedere con il resto della partita) con una fiammata di pura rabbia di “Lazzaro” Filo Senni e un gioco che prende sembianze più che dignitose, ma Faenza risponde colpo su colpo e continua nella sua opera senza sbavature aggiungendo addirittura qualche punticino al pesante scarto finale che si stampa, impietoso, sul gong finale. Non è certo una così brutta prestazione a far sorgere dubbi sulle scelte di ringiovanimento della squadra e sulle sue possibilità future, ma urge almeno un esame di coscienza da parte di tutti, nel  chiedersi se, vista l’età e l’inesperienza, non sarebbe molto più utile stringersi tutti insieme in modo deciso e coeso, rinunciare a qualche egoismo personale e sforzarsi per costruire un gruppo unito e compatto, seguendo le indicazioni di chi, di esperienza, ne ha da vendere.

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