Ac Cesena: "L'Inghilterra individua i soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare. Invece noi in Italia diciamo che Optì Pobà è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così. In Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree".
La frase pronunciata da Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti e candidato, insieme a Demetrio Albertini, alla guida della Figc, ha scatenato reazioni nel mondo della politica e del calcio, oltre naturalmente a quella dei tifosi che sul web stanno demonizzando le parole pronunciate da Tavecchio.
Nelle prossime ore le società calcistiche dovranno votare il nuovo presidente della Federazione Italia Giuoco Calcio ma alcune di esse stanno esprimendo contrarietà, dopo le frasi di Tavecchio, alla sua candidatura. Ultimo, in ordine di tempo, è il patron bianconero, Giorgio Lugaresi. Il quale ha detto la sua attraverso una nota apparsa sul sito del Cavalluccio, Cesenacalcio.it: "Ho dovuto leggere almeno quattro volte le dichiarazioni del Presidente Tavecchio per la paura di aver preso un abbaglio e di aver capito "fischi per fiaschi". La mia reazione è stata di profonda amarezza e di grande fastidio. Sono dell'idea che, dopo aver condiviso la sua candidatura perchè abbracciava le modifiche di rinnovamento, elaborate soprattutto dai Presidenti Lotito della Lazio e Agnelli della Juventus sul futuro del calcio italiano, da oggi tutti i Presidenti della Lega di Serie A dovrebbero sentirsi liberi di votare per la presidenza federale in assoluta autonomia, seguendo solo le proprie convinzioni e la propria coscienza". Nelle ultime ore, inoltre, la Fifa ha chiesto alla Figc di aprire un'inchiesta sulle dichiarazioni di Tavecchio.
Qui tutte le news sui bianconeri
foto Lnd.it
Nessun commento:
Posta un commento
Ci riserviamo il diritto di non approvare o di cancellare i commenti che:
contengono linguaggio volgare, attacchi personali di qualsiasi tipo o commenti offensivi rivolti a qualsiasi gruppo etnico, politico o religioso;
contengono spam o link a siti esterni; sono palesemente fuori tema; promuovono attività illegali;
promuovono specifici prodotti, servizi o organizzazioni politiche;
infrangono il diritto d'autore e fanno uso non autorizzato di marchi registrati.