Coppa Italia. Un trofeo che nel mondo del calcio ha un valore relativo e che di solito acquista importanza solamente dalle semifinali in poi, mentre prima è visto come una sorta di "impiccio" che ostacola magari il cammino negli eventi che contano davvero: il campionato e la coppa europea. Nel volley invece, storicamente (e per fortuna) non è così. La Coppa Italia vale e vale molto.
E' una sorta di minicampionato compresso in due giorni da vivere tutti d'un fiato e non è sicuramente un caso se anche quest'anno a giocarsi il trofeo sono arrivate le quattro squadre che guidano la classifica del campionato di serie A1. Macerata, Piacenza, Perugia e Trento. Le quattro squadre si daranno battaglia sin dalla prima palla e domenica sera avremo la squadra che alzerà il primo trofeo importante della stagione e che potrà gettarsi con un po' più di tranquillità negli ormai imminenti playoff scudetto.
Tutto bello dunque? Beh...solo in parte e vi spiego il perché. La crisi che ha colpito l'economia ha colpito, come è naturale che fosse, anche il mondo del volley, che ha dovuto tagliare alcuni costi per rendere il sistema ancora "sostenibile". Questi tagli hanno portato all'eliminazione di VOLLEYLAND che, per chi non lo sapesse, era la manifestazione abbinata, per tanti anni, proprio alle finali di coppa italia. In cosa consisteva? Semplice: si prendeva un palasport, lo si monopolizzava per una settimana, si preparava il tutto, non solo con le partite, ma anche e soprattutto con gli eventi collaterali e si aspettava IL POPOLO DEGLI ZAINETTI, cioè quei ragazzi di ogni età che, zaino in spalla, partivano alla volta del palasport designato e per due giorni giocavano , saltavano, sfidavano i campioni e si divertivano fino allo sfinimento fisico e mentale. Così in quei due giorni potevi trovarti a palleggiare con Vullo, schiacciare con Zorzi e ricevere un servizio di Cantagalli. In poche parole...era magnifico e tutti gli altri sport si interrogavano su come fosse possibile organizzare una cosa simile, mescolando campioni e semplici appassionati in un unico e riuscitissimo cocktail. Vabbè, bando alle nostalgie, prima o poi volleyland tornerà e il popolo degli zainetti sarà prontissimo a tornare in pista. Di sicuro!
Quest'anno si gioca al paladozza di Bologna, uno dei palasport simbolo del basket nostrano e storica casa della Fortitudo Bologna. Scelta azzeccatissima e SOLD OUT già ampiamente registrato con 4 tifoserie pronte all'esodo, senza forze dell'ordine schierate, solo con la voglia di tifare e con in tasca il sogno, non tanto segreto, di vedere il proprio capitano alzare quella coppa. Ci sarà da divertirsi....anche senza volleyland. Che vinca la migliore...poi inizieremo a parlare di scudetto. Ci siamo quasi!
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