Andrea Dovizioso: Si spengono i semafori e Jorge Lorenzo balza in testa inseguito da Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3) e a Marc Marquez (Repsol Honda); ma il Campione del Mondo in carica non perde tempo e infila i due portandosi al comando. Intanto all’inglese si avvicinano pericolosamente il suo compagno di squadra Pol Espargaró, e il nove-volte Campione Valentino Rossi. Bastano poche curve e il pesarese ha la meglio sul duo Tech3.
Subito dietro le M1 satellite, piombano le Ducati di Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso. L’inglese, in particolare, mostra un gran feeling col tracciato australiano e si mette a condurre il secondo gruppo, in cui figura invischiato anche Dani Pedrosa. Il pilota di Sabadell è purtroppo costretto al ritiro per un tamponamento ricevuto da Andrea Iannone (Pramac Racing), che a sua volta termina la gara sull’erba.
Nel frattempo, Marc Marquez fa il vuoto dietro sè, rifilando oltre 1" a Jorge Lorenzo e Valentino Rossi: i due compagni di squadra sono divisi tra loro da sette decimi. Ma è proprio il ‘Dottore’ che al nono giro passa il suo team-mate ponendosi in seconda posizione; il maiorchino non ci sta e gli restituisce il favore. La bagarre entra nel vivo e continua anche nel giro successivo con il ritorno del pesarese: ne approfitta Marquez per portar il suo vantaggio a 2".
I due piloti del team Movistar Yamaha procedono così appaiati, con Crutchlow quarto solitario. Dietro di lui è battaglia tra il suo compagno di squadra Andrea Dovizioso (Ducati Team) e Aleix Espargaró (NGM Forward Racing), entrambi incalzati dalle Yamaha del fratello minore Pol e di Smith. Ancora un volta tiene banco la lotta per il secondo gradino del podio, che in questo caso vale anche la seconda posizione assoluta in Campionato.
Pol entra deciso in staccata su Dovizioso e si mette negli scarichi di Aleix: anche per i due fratelli è in palio la sesta piazza della classifica iridata. Al 17º giro, con oltre 4" di vantaggio, Marc Marquez perde l’anteriore e spreca la possibilitá di eguagliare il record di 12 vittorie di Mick Doohan. Non solo: è la terza caduta nelle ultime quattro gare per il neo-Campione, il primo vero ritiro della stagione.
Valentino Rossi, con pista libera, aumenta il ritmo e prende il largo su Lorenzo; il maiorchino accusa peró problemi di pneumatici ed è costretto a cedere anche a Cal Crutchlow. Nel secondo gruppo, Stefan Bradl (LCR Honda) sbaglia la frenata e colpisce l’incolpevole Aleix Espargaró. Una tornata piú tardi si ritira anche suo fratello Pol, mentre stava andando a prendere Lorenzo per il terzo gradino del podio.
Sembra tutto deciso, ma all’ultimo giro un nuovo colpo di scena: alla fine di una gara esemplare, scivola via anche Crutchlow. Lorenzo è secondo, Bradley Smith completa il podio davanti alle Ducati di Andrea Dovizioso e Hector Barberá (Avintia Racing).
Per Valentino Rossi matura la seconda vittoria stagionale, l’ottava qui sul tracciato di Phillip Island, sul quale non coglieva il successo dal 2005. Grazie al trionfo odierno il Dottore consolida la seconda posizione in classifica iridata portandosi a 8 punti di vantaggio sul compagno di squadra Lorenzo.
MotoGp.com
foto MotoGp.com
Le nostre interviste esclusive
SportinRomagna è il top dell'informazione sportiva della Romagna e di San Marino dal 2010. News e approfondimenti in tempo reale. Nasce da un'idea di Feroli Comunicazione e rappresenta il naturale proseguimento del lavoro svolto con i siti ForliSport, CesenaSport, SportRimini e RavennaSport. I tifosi passano prima da noi!
Periodico giornaliero sportivo - Autorizzazione del Tribunale di Forlì - Registrato al n° 3309 della Cancelleria
Editore e Caporedattore: Simone Feroli
Direttore Responsabile: Roberto Feroli
Editore e Caporedattore: Simone Feroli
Direttore Responsabile: Roberto Feroli
Cerca nel blog
domenica 19 ottobre 2014
FO - MotoGp, in Australia vince Rossi. Dovi quarto
Etichette:
andrea dovizioso,
forlì,
forlisport,
motogp
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)

Nessun commento:
Posta un commento
Ci riserviamo il diritto di non approvare o di cancellare i commenti che:
contengono linguaggio volgare, attacchi personali di qualsiasi tipo o commenti offensivi rivolti a qualsiasi gruppo etnico, politico o religioso;
contengono spam o link a siti esterni; sono palesemente fuori tema; promuovono attività illegali;
promuovono specifici prodotti, servizi o organizzazioni politiche;
infrangono il diritto d'autore e fanno uso non autorizzato di marchi registrati.