Quattro chiacchiere con..

venerdì 20 novembre 2015

RA - Volley, il mondo della pallavolo dice addio al giornalista Adelio Pistelli

Volley: La sua firma, semplicemente A P,  ha regnato incontrastata nelle pagina del volley del Corriere dello Sport Stadio per anni. Non serviva altro, A P ed era chiaro quale fosse l'incontro principale della giornata. Era quello seguito da Adelio.
Giornalista (oserei dire "scrittore") vecchio stile, quello stile nato in provincia e cresciuto grazie alla passione, la passione per quello sport "minore" che lui amava infinitamente e che lo aveva portato a cantare le gesta di generazioni di pallavolisti partendo dalla "sua" Falconara e arrivando alla nazionale e ai top club d'itaia e d'Europa.

Zio Brontolo lo definivano e si definiva. Si, era un brontolone Adelio, un giornalista poco incline alla forma e molto alla sostanza. Maniacale nello scrivere i pezzi, tanto che noi "manovali" del volley sapevamo benissimo che dovevamo fare poco rumore smontando le attrezzature, perché a fine partita Adelio scriveva, controllava, ricontrollava.....e odiava il rumore....e brontolava per difendere la sua "creatura" che sarebbe andata in stampa poco dopo.
Ti serviva una notizia, un aneddoto di anni prima, una notizia di mercato, un'informazione qualsiasi riguardante il nostro mondo? C'era Adelio....lui certamente aveva la risposta e se non ce l'aveva, la cercava e te la dava in 5 minuti.

Negli ultimi anni per questioni logistiche aveva seguito spessissimo la Lube, l'ultima volta negli scorsi playoff nel match contro Latina, se la memoria non mi inganna. Lo salutammo ufficialmente, dandogli il bentornato al palas dopo un periodo di assenza dovuto alla malattia che già lo stavo attaccando e lui si alzò in piedi per ringraziare del lungo applauso che il pubblico gli tributò. Era stanco Adelio, stanco e visibilmente commosso e tutti i suoi "amici" passarono a salutarlo con il groppo in gola.
Oggi possiamo solo ringraziarlo, ringraziarlo delle sue righe, del suo libro su Samuele Papi, di quello su Nanu Anastasi, dei momenti passati insieme, delle battute a cena, dell'amore e della competenza che ha donato per anni al "nostro sport".

Domenica prossima lo saluteremo al palas di Civitanova per l'utima volta e sarà un momento difficile per tutti coloro che lo hanno conosciuto, dal primo all'ultimo. Personalmente mi ricorderò il rituale e immancabile saluto prepartita e mi ricorderò di una frase in particolare. Quando Carlo Gobbi, il decano dei giornalisti del volley decise di appendere la penna al chiodo, Adelio si avvicinò e mi disse con quel suo inconfondibile accento anconetano:
"oh....e che adesso el decano sarei diventato io?". Eh si Adelio il decano eri diventato tu.

Ci mancherai AP.

A domenica...


Fabio Domizi

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