Elena, inevitabile parlare della fresca sconfitta patita giovedì a Verona dalla Nazionale contro l’Olanda. Un tuo giudizio su questi 180’ minuti di confronto?
“Sono state due partite molto intense; all'andata abbiamo trovato l'assetto tattico giusto, siamo andate a pressarle fin da subito spavalde e convinte di voler portare a casa un buon risultato! Ieri invece non riuscivamo a trovare le posizioni giuste, poco pressing che ha permesso a loro, soprattutto dopo il vantaggio, di giocare come preferiscono mettendoci in difficoltà. Nel secondo tempo ci siamo riprese, abbiamo attaccato ed è arrivato il goal, purtroppo inutile ai fini della qualificazione. Rispetto a loro ci è mancato solo il primo tempo di giovedì. La condizione fisica da dilettanti è stata sopperita dal cuore e dalla grinta che ci mettiamo sempre. Purtroppo in campo internazionale ogni minuto è fondamentale e ieri sera è stata la dimostrazione lampante di questa cosa”.
Quanto ti è dispiaciuto non poter dare il tuo apporto in campo in queste due gare decisive?
“Non poter aiutare le mie compagne è stata durissima, vederla dalla tribuna è una cosa atroce! Ti senti e sei impotente. Sapevo di non essere al top a causa di un infortunio e sapevo comunque di essere in ripresa. Sono veramente dispiaciuta per non aver dato il mio contributo, anche se il gruppo è di 23 giocatrici e tutte sappiamo che 5 devono per forza essere escluse! Non è facile accettare di stare lontana dal campo da gioco, tanto che io e le altre "escluse" siamo state con la squadra fino all'ultimo secondo a disposizione”.
Adesso bisogna dimenticare in fretta e pensare subito alla prossima gara ravvicinata col Brescia di domenica, quando affronterete la neo promossa San Zaccaria.
“Domenica sarà una partita durissima perché il San Zaccaria è un'ottima neo promossa. Dovremo tornare a concentrarci sul campionato e cercare, per noi nazionali, di dimenticare questa gara! Sarà dura, dovremo disputare una grande gara degna del miglior Brescia per portarci a casa l'intera posta in palio”.
Che sensazione ti farà ritrovare da avversaria Piemonte, tua compagna in azzurro fino a poche ore fa?
“Mi farà un certo effetto, soprattutto vederla con una maglia che non sia quella del Riviera di Romagna, squadra in cui ha militato fino all'anno scorso”.
Siete ritornate al comando della classifica, ma in questa stagione la lotta al titolo sembra più avvincente che mai, dunque sono diverse le rivali da tenere a bada?
“Per lo Scudetto temiamo tutte le formazioni di vertice perché quest'anno il campionato è molto insidioso e molti incontri finora disputati ne sono la dimostrazione. In generale temiamo più che altro noi stesse, perché sappiamo di essere padrone del nostro destino. Siamo forti e abbiamo tutte le qualità per dimostrarlo, ma se interpretiamo male la partita, tutte le squadre sono temibili per farti perdere punti importanti”.
Chiudiamo con una tua considerazione: quanto può incidere nella crescita del calcio femminile italiano la mancata qualificazione al Mondiale?
“Sicuramente raggiungere la qualificazione avrebbe rappresentato una grande svolta per noi e per tutto il movimento. Ci auguriamo comunque che la sfida contro l’Olanda rappresenti un punto di inizio. Le basi adesso sembrano esserci. Ne sono una dimostrazione l'interesse mediatico, il pubblico di Verona e la vicinanza che la Federazione ci ha dimostrato in questi giorni col presidente Tavecchio e il ct Conte presenti al match! Ci auguriamo che questa partita venga ricordata non per la mancata qualificazione ma per la svolta nel calcio femminile italiano”.
Ufficio Stampa San Zaccaria
foto Ufficio Stampa San Zaccaria
Domani San Zaccaria in campo
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